Gli annunci della Asl Toscana Centro sull’allargamento delle attività di pediatria e neonatologia sono, secondo i Cobas, “il solito comunicato stampa della Direzione Generale per coprire goffamente lo smantellamento in atto. Un annuncio a ‘costo zero’, fatto anche a seguito del pensionamento della dottoressa Pistone, una professionista apprezzata, non solo dai lavoratori, ma dalle donne, mamme e famiglie della comunità valdarnese, per cessazione dal servizio avvenuto in questi giorni, a cui non è seguita nessuna sostituzione”.
“Da due Pediatri si passa ad un solo professionista – accusano Calò e Mangiola dei Cobas – con la solita tiritera che il servizio sarà integrato e messo in rete con l’analoga struttura dell’OSMA e monitorato dal Dipartimento materno Infantile della USL Toscana Centro – cosa che dovrebbe essere già in funzione da tempo a seguito della famosa messa in rete tra i due ospedali. Altro che potenziamento o implementazione di specialistiche, al contrario si tratta di una ennesima sottrazione di risorse, di servizi e personale medico sindacalmente e socialmente inaccettabile!”.
“Forse giova ricordare – continua la nota dei Cobas – che grazie alla mobilitazione del 2017 la pediatria e neonatologia furono salvate da un analogo tentativo di smantellamento da parte dell’azienda, che fece clamorosamente marcia indietro. Da allora fu assicurato l’incremento dei Pediatri e un servizio erogato 6 giorni su 7, con un day service che garantiva un percorso di presa in carico dei piccoli pazienti e delle famiglie, con una attività di consulenza di pronto soccorso, di monitoraggio dei bambini post ricovero ospedaliero e follow up sulle patologie croniche e con accesso diretto, percorsi agevolati per consulenza con la cardiologia, dermatologia, otorinolaringoiatria e esami di radiologia. Inoltre è stato implementato il progetto cosiddetto ‘percorso family’ che metteva in rete i pediatri territoriali con il reparto ospedaliero, garantendo accesso diretto per l’esecuzione di terapia complesse in day hospital, analisi del sangue e diagnostica radiologica, con risposta entro le ore 12 della giornata di ingresso del bambino, oltre l’esecuzione di test allergologici per 2 giorni a settimana”.
I Cobas inoltre sottolineano che “l’Azienda e il Dipartimento Materno Infantile USL Toscana Centro credeva così tanto alla pediatria e neonatologia del Serristori che alle strumentazioni necessarie per garantire una adeguata assistenza ci pensò nel 2018 il Calcit del Valdarno Fiorentino, che donò alla pediatria Serristori uno spirometro portatile per eseguire le spirometrie, ovvero le prove di funzionalità respiratoria nei piccoli pazienti affetti da malattie respiratorie di vario tipo, come ad esempio l’asma bronchiale, mentre l’ecografo in dotazione alla pediatria e neonatologia aspetta ancora una sonda pediatrica per entrare in funzione”.
In conclusione, i rappresentanti dei Cobas riassumono così la situazione: “I pediatri da 2 unità diventano 1 con la proiezione del pediatra dall’OSMA, i giorni di apertura del servizio pediatrico e neonatologico passano da 6gg alla settimana a soltanto per ora 3, l’allergologia passa da 2 giorni alla settimana ad 1 solo giorno, i prelievi ematici effettuati tutti i giorni ad accesso diretto si ridurranno al solo lunedì e venerdì dietro appuntamento, tutte le altre attività specialistiche già presenti si ridurranno alla sola otorinolaringoiatria, finiscono i percorsi agevolati e rapidi per la radiodiagnostica e viene spacciato quale potenziamento una cardiologia pediatrica che consiste nel trasferimento dell’attuale cardiologia per tutti i cittadini nei locali della pediatria, una operazione che altro non è, che l’anticamera dello smantellamento del servizio vero e proprio di cardiologia”.
“Questa è la presa in giro dell’azienda i cui manager sappiamo essere solo esecutori gestionali di scelte politiche delle quali è nostra intenzione chiedere se c’è il consenso dei primi cittadini o no: se questo non ci fosse pretendiamo che Mugnai, Giunti, Lorenzini in qualità di Sindaci rispediscano al mittente questa falsa implementazione”. Giovedì 11 novembre al Municipio di Figline si terrà un incontro con i Sindaci del Valdarno Fiorentino, il Sindacato COBAS P.I., l’Associazione Salvare il Serristori, il CALCIT Valdarno Fiorentino dedicato proprio alle criticità presenti nel presidio ospedaliero figlinese e sulle strutture e servizi territoriali, distretti, USCA, 118, Guardia Medica. “A quell’incontro – concludono i Cobas – chiederemo che si chiarisca una volta per tutte da parte del Governatore della Regione Toscana Giani, l’Assessore alla Salute Bezzini, Sindaci del Valdarno Fiorentino e Direzione Generale USL Toscana Centro quale sia il futuro dell’Ospedale Serristori quale presidio per acuti”.