04, Maggio, 2024

Nuova scuola di Levanella: 100mila euro in più per terminarla in tempo dopo la sospensione dei lavori. Polemiche dal Pd

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Salgono i costi per la nuova scuola di Levanella, i cui lavori di costruzione sono in corso dal novembre del 2020. Nel giro di una settimana, infatti, l’Amministrazione comunale di Montevarchi è andata ad approvare due diverse delibere relative al cantiere in corso: una perizia di variante di spesa, e una modifica al contratto d’appalto che prevede un premio “accelerazione” se la ditta riuscirà a consegnare il plesso prima dell’inizio dell’anno scolastico. Ma andiamo con ordine.

A Levanella i lavori, iniziati appunto lo scorso novembre, sono andati avanti regolarmente fino a gennaio, poi sono stati sospesi per un mese e mezzo “a seguito di modifiche sulla parte strutturale dell’edificio, ed in particolare sui nodi trave-pilastro”: 45 giorni di stop, necessari per sistemare le problematiche, ma che hanno fatto slittare in avanti la data di consegna dei lavori dal 25 agosto fino al 9 ottobre.

E quindi la scuola non sarebbe pronta per la prima campanella: per questo la giunta Chiassai, ritenendo “prioritario che la scuola primaria di Levanella sia completata quanto prima al fine di permettere, senza ritardi, il regolare inizio dell’anno scolastico”, ha deciso di chiedere alla ditta di accelerare, con turni di lavoro più serrati: in cambio, il contratto d’appalto è stato modificato introducendo un incentivo, “un premio per ogni giorno di anticipo pari a € 1750,00”, e se la ditta rispetterà i tempi consegnando l’opera il 25 agosto, come previsto prima della sospensione dei lavori, “la modifica del contratto così strutturata può, in tal senso, essere indicativamente quantificata in € 78.750,00”.

Nel frattempo, il 5 luglio scorso l’Amministrazione ha dato il via libera anche ad una variante che prevede una spesa aggiuntiva, al netto del ribasso, di € 56.573,10 più Iva: soldi che serviranno per apportare alcune modifiche ed integrazioni al progetto necessarie per il corretto completamento dell’opera, come il rinforzo dei collegamenti tra le colonne e le travi in acciaio a sostegno della copertura; il rinterro dell’area circostante la nuova scuola con un rilevato in materiale arido di cava; la realizzazione dei muretti di confinea sostegno della recinzione; l’integrazione delle fosse biologiche.

Ma le spese in più, specialmente quei soldi stanziati per finire in tempo la scuola, non convincono affatto le opposizioni, con il PD che va all’attacco: “I cittadini spenderanno 100mila euro in più senza nessun anticipo sui tempi di consegna previsti dal bando. Il bando originale infatti prevedeva che la consegna della nuova scuola fosse garantita entro la terza decade di agosto 2021. Quindi, in estrema sintesi: 100 mila Euro in più di spese, stesse opere, stessi tempi di consegna. Com’è possibile? Questo dovrebbe spiegarcelo Chiassai Martini, così come dovrebbe spiegarci perché la ditta ha sospeso i lavori per un mese e mezzo (tutto febbraio e metà marzo)”.

“Vedremo – continua il Partito Democratico – se avrà voglia di rispondere a queste domande. Così come se avrà voglia di sbilanciarsi sugli effettivi tempi di consegna della scuola stessa che, stante alle fasi di collaudo, non sarà utilizzabile per l’inizio dell’anno scolastico. Il tutto con buona pace di famiglie e alunni che con grande probabilità a settembre si troveranno a seguire le lezioni ovunque tranne che a Levanella e con ulteriori costi per le casse comunali”.

Il PD infine sottolinea un’altra questione relativa a questo progetto: “Mentre in tutto il mondo si previene la cementificazione e il consumo di suolo, privilegiando il recupero degli edifici esistenti, la sindaca Chiassai Martini in un colpo solo riesce a mancare tre obiettivi: spendere ben più del previsto per realizzare un nuovo edificio, non aver pensato di integrare in questo i due cicli scolastici di Levanella lasciando al proprio destino la scuola d’infanzia Gianni Rodari e non ultimo lasciare in totale abbandono e degrado il vecchio. Di fatto i cittadini di Levanella non sanno ancora quando vedranno la nuova scuola mentre possono apprezzare il vecchio edificio scolastico in tutto il suo splendore, fatto di intonaci cadenti, rampicanti che proliferano ovunque, totale stato di degrado. Qualcuno per caso ha pensato a come sistemare questa situazione per il decoro di Levanella? Un ultimo pensiero, triste, va alla targa ai caduti di Levanella apposta nel 1927 sull’edificio delle scuole alla presenza dell’autore Pietro Guerri: che fine farà questa memoria di tante famiglie del nostro territorio?”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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