Serata di premiazioni al Cinema teatro Masaccio per la 35° edizione della kermesse cinematografica
Vince la 35° edizione di Valdarno Cinema Fedic "Pazzo & Bella" di Marcello Di Noto. Al film va il Premio Marzocco, simbolo della città di San Giovanni, intitolato a Marino Borgogni, quale migliore opera in assoluto. Le motivazioni: "Per le capacità di rielaborare stilemi e caratteri del cinema di genere coniugandoli con uno sguardo empatico sulla realtà prima di speranza dei due protagonisti".
La Giuria della 35° edizione del Valdarno Cinema Fedic composta da Sandra Ceccarelli, Presidente di Giuria, Ilaria Feole e Giuliano Taviani, dunque, dopo aver visionato le 26 opere ammesse al Concorso, si è riunita e ha deciso anche tutti gli altri riconoscimenti.
Il premio Adriano Asti per il miglior cortometraggio è stato tributato al film "Hotel Splendid" di Mauro Bucci; il premio Amedeo Fabbri al miglior cortometraggio a "Vida en Marte" di Josè Manuel Carrasco; il premio Luciano Becattini al miglior documentario di particolare rilevanza espressiva al film "Hotel Splendid" di Mauro Bucci.
La giuria ha inoltre stabilito di assegnare i Gigli Fiorentini d’Argento: a Giusi Merli, nel film "A Casa mia", per la migliore interpretazione femminile e ad Asier Hernandez, nel film "Cirilo", per la migliore interpretazione maschile.
Giglio fiorentino per la fotografia al film "Moby Dick" di Nicola Sorcinelli e per i disegni e l'animazione al film "Confino" di Nico Bonomolo.
Premio Fedic per il migliore film prodotto da un autore Fedic a "Offline" di Emanuela Mascherini; premio Banca del Valdarno all'opera che meglio evidenzi i valori della cooperazione e della solidarietà a "Uomo in mare" di Emanuele Palamara; premio Anpi all'opera che meglio interpreti e rappresenti i valori storici e ideali dai quali è nata la Costituzione della Repubblica Italiana al film "Per la seconda volta" di Andrea Mugnai; premio Franco Basaglia al film che meglio rappresenti le tematiche della salute mentale nel nostro presente in Italia e nel mondo a "Inner Me" di Antonio Spanò.
Il premio Marzocco alla carriera, infine, è stato attribuito al regista Marco Bellocchio