25, Aprile, 2024

Viaggio della memoria: continua il percorso nei campi di sterminio

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Studenti e amministrazioni comunali, quelle di Terranuova e Castelfranco Piandiscò, continuano il viaggio organizzato dall’associazione ex deportati sezione di Firenze

Ebensee, il Castello di Hartheim, teatro del "Progetto T4", e Mauthausen: dopo Dachau le amministrazioni comunali di Terranuova di Terranuova e Castelfranco Piandiscò, con i sindaci Sergio Chienni ed Enzo Cacioli, e gli studenti delle scuole medie stanno continuano il 'Viaggio della memoria' organizzato dall'Aned, l'associazione nazionale ex deportati sezione di Firenze.

La seconda giornata, dunque, è iniziata con la visita al campo di concentramento austriaco di Ebensee, insieme a quello di Melk, uno dei più importanti sottocampi di Mauthausen.

Scrive Il consigliere terranuovese Leonardo Ciarponi: "Nel campo di Ebensee arrivarono ad essere presenti circa 18000 persone. Alle 7000 vittime accertate, cui si aggiungono le 2000 salme rinvenute nelle fosse comuni, si calcola che con coloro che vennero inviati allo sterminio o alla cremazione in altre strutture la cifra rasenti le 13000 vite umane annientate ad Ebensee. Una cifra che si avvicina in maniera inquietante al numero degli abitanti di Terranuova e che comprende inoltre un numero considerevole di toscani".

"Abbiamo visitato i resti del campo, il tunnel nº5 ed il memoriale, dove sono in programma per tutta la giornata celebrazioni in occasione del 72º anniversario della liberazione di Ebensee che avvenne proprio il 6 Maggio del 1945 ad opera dell'esercito USA. Nella visita siamo stati preceduti da una delegazione polacca: è stata un'emozione vedere un ex deportato tornare nel luogo della sua prigionia e rendere, con straordinaria fermezza ma non senza emozione, testimonianza di quello che fu Ebensee".

Il percorso attraverso una delle pagine più triste della storia è continuato al Castello di Hartheim, teatro del progetto "T4": qui vennero soppresse, principalmente nelle camere a gas, 18.269 persone affette da malformazioni, handicap fisici e psichiatrici o da malattie genetiche inguaribili, le cosiddette "vite indegne di essere vissute". Poi il gruppo si è spostato al campo di concentramento di Mauthausen, il più grande che i nazisti costruirono in Austria. Qui morirono 100.000 persone.

Scrive il sindaco di Terranuova Sergio Chienni: "Negli occhi di tutti, adulti e studenti che partecipano al viaggio, e nel tenersi per mano nel minuto di silenzio si comprende la responsabilità di non smettere di raccontare quel che è accaduto".

Domenica la visita continuerà ripartendo da Maurhausen dove si terranno le celebrazioni per il 72° anniversario della liberazione del campo.

 

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