I rappresentanti delle Rsu Cobas sanità della Asl10 lanciano l’allarme per l’ospedale Serristori di Figline. “Giorni contati per l’ospedale Serristori: al via l’operazione smantellamento, questa volta fanno sul serio”. L’appello dei delegati Rsu Cobas alla mobilitazione
Riduzione da quindici a otto posti letto in chirurgia e spostamento del reparto dal primo al terzo piano, cancellazione dei quattro posti della psichiatria, riconversione dell'oncologia in ematologia: il grido d'allarme è dei due delegati Cobas Rsu Asl 10, Andrea Calò e Domenico Mangiola, che parlano di un ulteriore smantellamento dell'ospedale Serristori di Figline a partire dal primo ottobre. Dopo, dunque, la visita dell'assessore regionale alla sanità Saccardi sembrano arrivare notizie negative per il presidio.
"L’operazione smantellamento dell’Ospedale prende il via con la conferma del taglio da 15 a 8 dei posti letto della chirurgia e il trasferimento della stessa dal 1° al 3° piano in locali angusti, fatiscenti e inadeguati alla funzione assistenziale che dovrebbero garantire e lontani dalle sale operatorie dislocate al 1° piano. Un vero e proprio affossamento della nuova week-surgery che prelude a una futura day surgery per interventi chirurgici leggeri di tipo ambulatoriale. Da giorni Dirigenti e Tecnici si aggirano per i piani dell’Ospedale prendendo in modo approssimativo e superficiale le misure delle nuove stanze che dovrebbero accogliere le spoglie di ciò che rimane della chirurgia generale e dei mega progetti di rilancio del fumoso patto territoriale tanto perorato dai precedenti amministratori comunali e regionali".
Calò e Mangiola continuano a spiegano:
"Nel concreto la chirurgia verrà collocata dal 1° di ottobre in piccole stanze, dove risulta persino difficoltoso girare con le barelle dei pazienti che rientrano dalla sala operatorie, sprovviste di bagni e presidi sanitari idonei a garantire una adeguata assistenza infermieristica, con un unico bagno ubicato nel corridoio che dovrebbe soddisfare i bisogni di 8 pazienti. Un‘ operazione avventata, pericolosa e irresponsabile che mette in difficoltà gli operatori esponendoli a rischio lavoro correlato e i pazienti a rischio clinico".
"Ridicoli sono anche il numero di organico previsto, si parla di un solo infermiere per la notte mentre oscuri sono a tutt’oggi le dotazioni diurne. Dai 28 posti letto disponibili di sei anni fa della chirurgia e ortopedia sono arrivati, a furia di “rilanciare l’Ospedale”, agli attuali 8 posti letto di chirurgia e agli appoggi dei pazienti ortopedici nella Medicina B, questo anche in barba alle liste di attesa in forte aumento e grazie alle esorbitanti regalie fatte alla Casa di Cura Frate Sole che accoglie i pazienti che avrebbero potuto rivolgersi al Serristori. I report utilizzati dall’Azienda per giustificare questa manovra si fondano su dati creati ad hoc dai responsabili e dirigenti che organizzano i servizi non in base ai bisogni della popolazione ma ai risparmi della spesa per i servizi pubblici a vantaggio di quelli privati".
Non solo la chirurgia. Andrea Calò e Domenico Mangiola denunciano anche "la cancellazione dei posti letto della psichiatria e l’avvio della riconversione dell’attuale oncologia in servizio di ematologia. Questa operazione che denunciamo, per l’ennesima volta, non può diventare solo un fatto di mera cronaca ma è l’inizio di una rivolta che sarà sostenuta dai lavoratori e alla quale richiamiamo tutti quei cittadini, associazioni, movimenti e partiti che in questi anni hanno contrastato lo smantellamento del servizio sanitario pubblico e dello stesso Ospedale".
I delegati Rsu Cobas invitano l’assessore regionale alla Sanità "per farle conoscere la fine che farà oltre alla chirurgia anche l’oncologia, la pediatria, la psichiatria territoriale, la sub intensiva e il Pronto Soccorso".
Infine Calò e Mangiola chiederanno parere del Sepp, il servizio prevenzione nei luoghi di lavoro, e del Pisll, la prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, accompagnato dal documento di valutazione del rischio come prevede il Dlgs 81/2008.
Per il Serristori di Figline Andrea Calò e Domenico Mangiola annunciano, dunque, una nuova mobilitazione.