28, Marzo, 2024

Recupero della struttura di accoglienza al Santuario Mariano di Migliari, luogo sacro e di pellegrinaggio nel territorio di Pergine

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Con il contributo del Gal e della Curia vescovile, è stato possibile realizzare una nuova struttura di accoglienza e ristoro per pellegrini e visitatori che durante l’anno, e in particolare la seconda domenica di maggio, si recano al Santuario situato tra Pieve a Presciano e Pergine, risalente al XIV secolo, per ringraziare la Madonna

Nei pressi del Santuario di Santa Maria a Migliari, nel comune di Pergine, sono stati effettuati i lavori per la sostituzione del capannone fatiscente. Un luogo di ritrovo e ristoro per i pellegrini e le famiglie che si recano nella zona per una visita, una passeggiata o per la tradizionale festa di primavera la seconda domenica del mese di maggio per ringraziare la Madonna.
 
Gli interventi hanno portato alla sostituzione della vecchia struttura coperta con una nuova, che ha un’ampiezza di circa 120 metri quadri, provvista di servizi igienici e pavimentazione in cls. La struttura portante e la copertura saranno in legno mentre il manto di copertura sarà in laterizio: obiettivo è quello di ospitare i fedeli e i viandanti che percorreranno gli itinerari religiosi presenti nel territorio e visiteranno il Santuario. All’interno saranno a disposizione arredi per il ristoro e uno spazio informativo con tutte le indicazioni e gli itinerari religiosi della zona e i collegamenti con Valdambra e Valdarno.
 
Lavori possibili grazie al contributo del Gal e alla Curia vescovile, che hanno contributo a finanziare l’opera, dal costo totale di circa 50.000 euro. Un progetto per favorire e sostenere il turismo culturale e religioso, come ha commentato il sindaco Simona Neri.

Inoltre, grazie allo stesso progetto è stato possibile recuperare l’uso pubblico di un tratto di circa 200 metri del lastricato originale nella valle del Presciano dell’antica via tra Arezzo e Siena che costituiva la maggiore arteria stradale di collegamento tra i due paesi già nel periodo romano. Il tracciato, descritto nella Tabula Peutingeriana del IV secolo d. C. e riportato nello statuto del comune di Arezzo del 1327 con le espressioni “strata per quas itur Senas e strata de Pescaiola” dipartiva dalla località Pescaiola nei pressi di Arezzo e, attraverso le colline di Montelucci e la Valdambra, raggiungeva Siena.
 
Il Santuario di Santa Maria della neve di Migliari, conosciuto anche come Santa Maria da Nives o della Madonna a Castelvecchio di Migliari, è un luogo sacro del territorio, situato su un contesto collinare che domina Valdarno e Valdambra. È stato costruito nel XIV secolo da Giovanni Acuto, signore del castello di Migliari, che per volontà testamentaria lo cedette alla Repubblica fiorentina che vantò il diritto di nomina del rettore attraverso i capitani di parte Guelfa.
La seconda domenica di maggio si celebra una festa annuale, ma è meta di pellegrini e devoti per chiedere protezione o esprimere ringraziamento all’immagine di Maria anche durante l’anno.
 
All’interno del Santuario sono presenti le foto dei 281 giovani delle parrocchie limitrofe richiamati alle armi nel 1942 che avevano affidato la propria vita alla Madonna della Neve: tutti tornarono a casa. Ancora oggi, a 70 anni di distanza da quel fatto prodigioso, in molti tornano in occasione delle celebrazioni della seconda domenica di maggio per ringraziare della protezione della Madonna.
 
 

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