La petizione è stata protocollata in comune. 2274 l’hanno firmata tra imprenditori, dirigenti scolastici, comuni lavoratori, pensionati, studenti maggiorenni e genitori. Presentata anche una richiesta per appurare le responsabilità dell’incidente del 29 settembre al sindaco e al dirigente scolastico delle Masaccio. Potrebbe partire un esposto alle forze dell’ordine
È stata protocollata in comune nella mattina, con la richiesta di una risposta scritta, la petizione sui provvedimenti urgenti per la messa in sicurezza di viale Gramsci a San Giovanni. Era indirizzata al sindaco, agli assessori e ai consiglieri di San Giovanni. Aveva preso il via il 14 ottobre scorso. Sono state 2274 le firme da parte di imprenditori, dirigenti scolastici, comuni lavoratori, pensionati, studenti maggiorenni e genitori. Di queste 1269 sono state apposte da persone residenti a San Giovanni, 1005, invece, da chi abita in comuni limitrofi ma attraversa spesso quella parte della città.
Le firme sono state accompagnate da una lettera: "La petizione popolare che vi stiamo presentando nasce dall'esigenza di permettere un utilizzo sicuro di viale Gramsci. Come ben sapete, infatti, tale tratto è percorso da un pesante traffico veicolare che spesso non rispetta i limiti di velocità, i divieti di sosta, ne’ tantomeno i divieti di accesso per i mezzi pesanti e mette a continuo rischio l'incolumità di chi abbia la necessità di attraversare la strada, sia pure solo per raggiungere i negozi, le scuole e i centri sportivi. Tra i compiti dell'Amministrazione Comunale c’è sicuramente la salvaguardia dell'incolumità e del
benessere dei propri concittadini. Per significarvi quanto è sentita l'esigenza di una soluzione rapida che permetta di mettere in sicurezza il tratto di strada indicato abbiamo realizzato una petizione in appoggio alla richiesta. La quantità di firme raccolte ci dimostra come ci sia da parte di tante persone una notevole attenzione per il problema specifico e per la situazione della viabilità in generale".
Le richieste della petizione erano: "Installazione di semafori lampeggianti a chiamata pedonale in corrispondenza degli attraversamenti ciclopedonali più utilizzati, installazione di dissuasori di velocità in corrispondenza degli attraversamenti pedonali non dotati di semaforo, predisposizione di strisce bianche a zig zag poste ad impedire la sosta degli autoveicoli, ai margini della carreggiata in corrispondenza degli attraversamenti pedonali e degli innesti da strade secondarie, al fine di garantire un’adeguata visibilità".
L'idea della raccolta di firme è nata dopo l'ennesimo incidente nel quale il 29 settembre fu coinvolto un bambino dell'istituto comprensivo Masaccio travolto sulle strisce. I firmatari chiedono che i provvedimenti per mettere in sicurezza la strada e di conseguenza i bambini della scuola vengano adottati entro il 31 dicembre 2014.
Oltre alla petizione è stata anche presentata una richiesta al sindaco e al dirigente scolastico per far luce su tutte le responsabilità per l'incidente del 29 settembre. Nel caso in cui i chiarimenti non dovessero arrivare sarebbe già pronto un esposto alle forze dell'ordine.
"Per opportuna conoscenza, vi segnaliamo che parallelamente alla presente petizione, noi promotori, nonché genitori del bambino, abbiamo presentato domanda scritta al Sindaco e al Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Masaccio, per fare luce sulle responsabilità dovute alla mala comunicazione tra i vari organi comunali, la dirigenza del plesso Don Milani e la Polizia Municipale, per il fatto che gli agenti della Polizia Municipale, fino al 29 Settembre 2014 (giorno dell’incidente) abbiano coperto il servizio di sicurezza sulle strisce in corrispondenza del plesso Masaccio, solo per gli orari di ingresso ed uscita delle classi della Scuola Media, affinché tutte le figure coinvolte vengano chiamate ad una maggiore responsabilità per le relative mansioni svolte. A seguito delle risposte che ci perverranno entro il 30 novembre 2014 valuteremo se presentare o meno l’esposto alle forze dell’ordine e quindi alla magistratura".