Sergio Passerotti, coordinatore provinciale di Arezzo delle Misericordie, prende posizione sulla questione della mancata somministrazione gratuita del vaccino antimeningite ai volontari
La lista di tutti i volontari che avrebbero desiderato essere sottoposti a vaccinazione contro la meningite è stata inviata nel mese di febbraio ma al momento non è arrivata alcuna risposta per questo il coordinatore provinciale di Arezzo delle Misericordie, Sergio Passerotti, ha deciso di prendere posizione: finchè non verranno prese certe decisioni è inutile partecipare alle riunioni indette dall' Area Vasta Toscana sud est.
Nel documento inviato al presidente della Confederazione nazionale Misericordie Italia, al presidente della Federazione Toscana e per conoscenza al direttore generale Asl Area Vasta sud est, Enrico Desideri, Passerotti elenca le problematiche ormai da tempo in discussione con la Regione Toscana e che ancora non sono state risolte.
Il primo problema sono le vaccinazioni antimeningococco. Il consiglio regionale a febbraio ha approvato una mozione del consigliere Stefano Mugnai con la quale si chiedeva l'estensione della vaccinazione gratuita ai volontari di qualsiasi età o residenza. Ancora però la giunta non l'ha resa operativa. Un ritardo non ritenuto giusto nè logico: i volontari delle Misericordie, infatti, sono i primi a intervenire nei casi di emergenza rischiando così in prima persona.
"Stante la richiesta avanzata da inizio anno di copertura vaccinale – spiega Passerotti – nel mese di febbraio ci furono richiesti gli elenchi dei soccorritori che operano in ambulanza per procedere, in accordo con l'assessorato alla salute, alle vaccinazioni stesse. Detti elenchi furono trasmessi a R.T. nello stesso mese ma, dalle informazioni che ci pervengono, risulta che la richiesta sia disattesa escludendo così proprio chi è in prima linea nel soccorso sanitario".
Oltre alla vaccinazione il coordinatore provinciale di Arezzo delle Misericordie lamenta anche la mancata liquidazione degli oneri per il 2014 relativi alle assicurazioni dei volontari, e le mancate definizioni del budget per il 2015 e dei criteri per la definizione degli indennizzi.
Per tutto questo Sergio Passerotti valuta "che sia venuto a mancare il rapporto di fiducia e di valorizzazione del ruolo del volontario" e pertanto ritiene "di non poter più partecipare alle riunioni dei tavoli di Area Vasta rilevando la mancanza, a livello di Regione Toscana, del necessario spirito di collaborazione per poter operare insieme. È necessario definire, in sede di Conferenza regionale permanente, il quadro generale su cui poi, con spirito collaborativo, i vari tavoli locali possono operare".
Preoccupazione per la situazione è stata espressa anche alla Misericordia di Faella.