Sul caso di, ancora presunta, meningite interviene il direttore sanitario del monoblocco della Gruccia Massimo Gialli. I sanitari stanno seguendo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
La certezza che sia meningite, anche se il quadro clinico lo farebbe già presupporre, si avrà soltanto dopo gli esiti degli esami del campione di sangue inviato al laboratorio specializzato del Meyer di Firenze. Le condizioni, intanto, della 31enne valdarnese ricoverata nel reparto di rianimazione del monoblocco della Gruccia restano serie anche se sotto controllo.
Il direttore sanitario Massimo Gialli spiega:
"Per il momento il quadro clinico della paziente ha portato ad una diagnosi di meningite: il tampone faringeo ha dato esito negativo ma questo non esclude comunque la diagnosi di meningite. Per questo un campione di sangue è stato inviato in un laboratorio specializzato presso il Meyer di Firenze, dal quale in giornata si attendono i risultati che potranno dare conferma della diagnosi. Nel frattempo è scattato da subito il protocollo previsto per i casi di meningite: sono già stati sottoposte a profilassi tutte le persone che hanno avuto un contatto ravvicinato o prolungato con la paziente, a partire dai familiari".
La donna lavora come commessa a Piazza Italia, negozio all'interno dell'Ipercoop di Montevarchi, ma Gialli sottolinea:
"Si stanno seguendo le linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità: ed è importante sottolineare quanto il contagio sia possibile solo con contatti molto ravvicinati o prolungati, visto che si tratta di una ragazza che lavora all'interno di un centro commerciale".