23, Aprile, 2024

Famiglie SMA: il 29 e 30 settembre raccolta fondi in piazza Ficino

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Donazioni per sostenere i percorsi di cura per questa malattia genetica e per prevenire la mortalità infantile

Sabato 29 e domenica 30 settembre sarà possibile aderire alla raccolta fondi nazionale dell’associazione Famiglie Sma, acronimo di atrofia muscolare spinale, malattia delle cellule nervose del midollo spinale da cui partono i segnali diretti ai muscoli.  Si tratta di una realtà attiva sin dal 2011 in tutta Italia, che affianca alcuni dei più prestigiosi centri clinici e di ricerca italiani, come l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, l’Università Cattolica di Milano, il Policlinico Gemelli di Roma e l’Ospedale Pediatrico Gaslini di Genova, nell’ottica di creare un sistema di rete sul territorio nazionale e di uniformare gli standard di cura, specie nella fascia d’età 0-6 anni.

La tappa valdarnese della raccolta fondi è fissata in piazza Ficino, a Figline, dove dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00 rimarrà allestito un banchino dell’associazione. È lì che si potrà effettuare una donazione diretta, versando il proprio contributo all’interno delle cosiddette “scatole dei sogni” e, contribuendo, quindi, ad avviare i bambini colpiti da Sma ai percorsi di cura (nel 2016 sono stati raccolti 250mila euro).

Il farmaco studiato appositamente per la SMA si chiama Spinraza: da novembre 2016 a luglio 2017 il trattamento è stato somministrato con iniezione a 130 bambini in Italia affetti da SMA1, la forma più grave di atrofia muscolare spinale, fino ad oggi tra le principali cause genetiche di mortalità infantile. Il farmaco è stato distribuito gratuitamente attraverso l’Extended Access Program come terapia compassionevole. I centri clinici dove i bambini hanno ricevuto lo Spinraza sono: i centri NeMO di Milano, Roma e Messina, specializzati nelle malattie neuromuscolari, l’ospedale Gaslini di Genova e il Bambino Gesù di Roma. Il farmaco a breve dovrebbe essere autorizzato dall’AIFA – Agenzia Italiana per il Farmaco. 

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