Lettera aperta di un gruppo di cittadini iscritti e elettori del Partito democratico. “Salviamo le primarie: servono trasparenza e merito nella scelta dei candidati alle prossime elezioni regionali”. Tra i primi firmatari, Chiara Galli, Pierluigi Fabiano, Giorgio Valentini
Un appello ai vertici regionali del Partito democratico e, insieme, un invito ad iscritti e elettori del Pd a sottoscriverlo. Parte dall'iniziativa di un gruppo di cittadini di Montevarchi, tutti iscritti al Pd, la richiesta di svolgere le consultazioni primarie in vista delle elezioni regionali della prossima primavera.
"Siamo un gruppo di cittadini iscritti e elettori del Partito democratico, attivi e interessati alle vicende del Valdarno e della comunità dove viviamo", si legge nella lettera aperta, i cui primi firmatari sono Chiara Galli, Giuseppe Barbagli, Fabio Brogi, Pierluigi Fabiano, Claudia Francini, Federica Francini, Giuseppe Mazzola, Francesco Simoni, Riccardo Valentini, Giorgio Valentini e Sasha Volpi.
"Il prossimo anno in primavera voteremo per il rinnovo del consiglio regionale e del presidente. Di solito l’autunno è stato il periodo in cui il Pd cominciava a discutere e organizzare le primarie per la scelta dei candidati. Questa volta, per ora, tutto tace".
"Il nostro partito, fin dalla sua fondazione, ha previsto le primarie come grande strumento di partecipazione e selezione del gruppo dirigente e dei rappresentanti istituzionali. Senza le primarie, corriamo il grosso rischio di essere travolti dalle correnti, con tutto quello che di negativo ne consegue in termini di qualità e di merito dei nostri rappresentanti.La regione Toscana ha recentemente approvato la nuova legge elettorale che presenta una grande e positiva novità: le preferenze con alternanza di genere. La novità che non ci piace è quella del listino bloccato, cioè candidati nominati dai partiti che vengono eletti di sicuro".
"Ci rivolgiamo al segretario regionale – scrivono ancora gli esponenti del Pd di Montevarchi – affinché tenga fede alla sua pubblica dichiarazione di non usufruire della possibilità del listino bloccato per la designazione dei candidati del Pd. Chiediamo a Parrini di andare oltre e iniziare da subito la discussione e l’organizzazione delle primarie, perché si sta già diffondendo fra elettori e iscritti il timore che potremo sì esprimere una preferenza ma, per esempio nel collegio di Arezzo, scegliendo fra 8 candidati decisi in 10 persone nelle segrete stanze".
"Insieme al silenzio regionale – continua la lettera – ci preoccupa il silenzio dei nostri dirigenti locali. Nessun segretario del Pd valdarnese né Dindalini, segretario del partito provinciale ha posto la questione delle primarie al centro del dibattito, mentre cominciano a viaggiare nomi su possibili candidati. Chiediamo, certi di essere ascoltati, ai segretari comunali del Valdarno e al segretario provinciale di attivarsi subito, prendere posizione sulla necessità di svolgere le primarie e sollecitare pubblicamente il segretario regionale. I tempi ci sono, non esiste ragione per non fare le primarie, abbiamo bisogno di persone in gamba scelte per merito e consenso, non abbiamo spazio per candidati o peggio eletti frutto di bilanciamenti fra capi corrente".
"In Toscana – conclude la lettera – questa esigenza è emersa con chiarezza solo negli appelli di Pippo Civati. Pensiamo che nel Pd locale e regionale ci sia bisogno di un richiamo a questi valori di democrazia e di trasparenza e stiamo lavorando per creare in Valdarno uno spazio di discussione libero, aperto, plurale. Invitiamo iscritti e elettori del Partito democratico a firmare questo appello".