24, Novembre, 2024

Coronavirus, in quarantena con madre e nonna senza possibilità di smaltire i rifiuti. Interviene la polizia municipale

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

L’uomo, residente a Pestello, ha lanciato su Facebook un messaggio di sfogo spiegando la sua situazione. Stamattina l’amministrazione è intervenuta per dare supporto al cittadino

È un appello, quello lanciato su un gruppo Facebook da Lorenzo Grilli cittadino di Pestello in quarantena: l'uomo vive da giorni in una situazione surreale con la nonna di 89 anni e la madre di 61, in attesa del test del tampone, senza la possibilità di fare la spesa e uscire di casa per gettare i rifiuti da otto giorni.

Situazione confermata stamattina dall'intervento della polizia municipale, che ha subito attivato le azioni per porre in sicurezza la famiglia, assicurando lo smaltimento dei rifiuti e del reperimento dei beni di prima necessità.

Il racconto di Grilli: "La mia vicenda è la seguente: mio padre aveva della sintomatologia diversa dal coronavirus, era una sintomatologia gastroenterica; dopo tre volte che avevo chiamato il 118 è risultato positivo al test del tampone, sopraggiunti i sintomi respiratori è stato portato in ospedale il 18 notte, dopodiché è passato dai reparti di malattie infettive, rianimazione e ora pneumologia. Successivamente avevo chiamato l’ufficio di sanità pubblica, il medico di medicina generale, per i tamponi, ma per noi, che non abbiamo sintomatologia non li fanno. Io vivo in casa con mia nonna e mia madre ed essendo in quarantena non possiamo gettare la spazzatura e men che meno uscire di casa. Sono un sanitario: le regole le rispettiamo, mettiamo le mascherine, ci scaglioniamo per il mangiare, nessuno ha mostrato i sintomi per ora, dopo nove giorni, quindi penso che più o meno siamo negativi, anche se oggi venissero a farci un tampone."

"Tuttavia volevo denunciare questo accaduto perché ci possono essere tante persone che non hanno possibilità di accesso alle cure, oppure avere contatti o visibilità, che stanno vivendo la stessa cosa – spiega Grilli – in seguito al mio appello mi ha telefonato un assessore del comune di Montevarchi dicendomi che avrebbe attivato subito la Sei Toscana. I rifiuti al momento sono qui, nel giardino. Per il resto posso dire che avevo scritto una mail privata al sindaco nei giorni passati, mi ha telefonato e mi ha detto che si sarebbe attivata per il tampone. Nei giorni successivi abbiamo provato a chiamare la protezione civile molte volte per i rifiuti, ma sono rimasti qui."

"Oggi la polizia municipale è venuta a casa mia – conclude Grilli –  il vigile ci ha chiesto se avessi bisogno e credo siano state attivate tutte le procedure, dato che i nostri rifiuti sono definiti come rifiuto speciale, vanno smaltiti secondo una certa procedura per non infettare nessun’altro. Termino affermando che comprendo benissimo la situazione difficile che sta vivendo l'amministrazione, ma sperando che nessuno debba vivere la stessa vicenda che abbiamo vissuto io e la mia famiglia."

Articoli correlati