Lotto di Pizziconi terminato entro il 2015. L’opera però lievitata di oltre 15 milioni di euro. Erasmo D’Angelis “Abbiamo finanziato le circa 800 opere esecutive”
120 di ettari di terreno con una capacità di ospitare 5 milioni di metri cubi di acqua. Sono le casse d'espansione di Figline dove, qualche giorno fa, si è fermata Rainews24 per fare il punto della situazione sulle opere di #italiasicura. Il primo dei tre lotti dell'opera figlinese è iniziato l'anno scorso, con il taglio del nastro da parte del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, e dovrebbe terminare entro il 2015.
Erasmo D'Angelis, responsabile #italiasicura, ha spiegato l'importanza di queste opere per mitigare e ridurre il rischio frane e alluvioni per 6 -7 milioni di italiani. Di tutti i progetti presentati ne sono stati finanziati 800 di quelli esecutivi per circa un miliardo e 200.000 euro. "La più grande opera pubblica di cui l'Italia ha bisogno", ha affermato D'Angelis.
Per quanto riguarda quella di Figline si tratta di un'opera che nel complesso vedrà lievitare i costi di 14.690.000 euro: dai da 26.700.000 euro si passa a 41.390.000 euro, con un incremento del 55%.
Un aumento, quello in particolare per il lotto 1 di Pizziconi, che nel dicembre dell'anno scorso l'assessore della Provincia di Firenze imputò al commissario nominato per le casse d'espansione. Nel verbale del collegio di vigilanza l'aumento era stato così spiegato:
“a causa della necessità della bonifica e gestione delle terre da utilizzare per la realizzazione delle arginature, risultate in parte contaminate da idrocarburi. Il Commissario precisa che l’entità dell’aumento del costo è dovuta prevalentemente alla prescrizione della Provincia di Firenze che, in ragione dell’impossibilità di individuare una sorgente puntuale dell’inquinamento, ha inserito tutta la porzione nord della cassa nell’anagrafe dei siti da bonificare, nonostante che fosse stato proposto di utilizzare, per la realizzazione degli argini, solo i terreni con CSC inferiori a tabella A”.