Amministrazione comunale, parrocchia della Collegiata e cooperativa BetaDue insieme per un progetto che vedrà i 30 migranti ospiti nel territorio comunale impegnati in attività di volontariato e utilità per la comunità. “Favorire il processo di integrazione sociale e la crescita di un clima di accoglienza”
I 30 migranti ospiti del territorio comunale di Montevarchi saranno impegnati in attività di volontariato per la comunità per "aiutare il loro processo di integrazione sociale e favorire la crescita di un clima di accoglienza". Questo il progetto approvato con una delibera dalla giunta comunale e condiviso con gli altri due soggetti che operano per l'accoglienza: la Insigne Parrocchia di San Lorenzo e la cooperativa BetaDue.
24 ragazzi africani sono ospiti della struttura di accoglienza di San Marco a Moncioni gestita dalla Parrocchia della Collegiata, mentre gli altri sei sono ospiti di alcuni locali in via Roma a cura della Cooperativa BetaDue. Con il documento vengono stabilite le modalità per la realizzazione del progetto, con la caratteristica della volontarietà e della gratuità, "utili al raggiungimento di uno scopo sociale e non lucrativo", come sottolineato dall'amministrazione montevarchina.
"Andremo ad attivare una convenzione per una presenza sul territorio nella comunità per varie attività, in collaborazione anche con i vari assessorati, per farli sentire parte integrante", ha spiegato il sindaco Grasso. "Sarà un modo per stabilire un rapporto vero con queste persone che fuggono da una vita difficile, da guerre. Quindi un modo per fare comunità vera e integrazione, educare a libertà, egalità", ha aggiunto il vicesindaco Elisa Bertini.
Le attività saranno di supporto in aree e spazi pubblici, piazze cittadine, piccole aree verdi della viabilità urbana, edifici e impianti comunali scolastici culturali, sportivi. Gli ospiti potranno svolgere solo mansioni manuali di aiuto, senza l'utilizzo di attrezzature elettriche, meccaniche o con componenti che possano comportare dei rischi nell'utilizzo. Saranno previste forme di intervento in collaborazione con il servizio di Protezione Civile. Il tutto sarà supervisionato da personale comunale addetto con i volontari che saranno muniti di idonei segni di riconoscimento e avrannoa disposizione idonee attrezzature.
Alla conferenza stampa era presente anche Don Claudio Brandi, che ha ringraziato tutta la città per l'impegno nell'accoglienza. "Io sostengo da tanto la possibilità di fare attività con comune per questi ragazzi che da tempo richiedono di poter essere utili e ricambiare ciò che è stato dato loro sia da associazioni del territorio, sia dalla popolazione. Quello che faranno sarà un segno per stimolarci a essere e sentirci comunità".
"Il tutto si inserisce in una fase complicata, in un momento difficile: le istituzioni devono raccontare cosa significa lo stato di profugo, da dove fuggono, cosa c’è nei loro paesi da cui scappano, da guerre in cui spesso l'Occidente ha colpe" – ha aggiunto l'assessore Pierluigi Fabiano – "Colgo l'occasione per annunciare anche che la prossima settimana prenderà il via un forum per far lavorare insieme italiani e cittadini stranieri su tante tematiche legate alla cittadinanza attiva, ai diritti e doveri. Spero che ne facciano parte tanti montevarchini, perché l'unico modo per cercare di andare verso una società più coesa e con meno odio è parlarci".
Obiettivo, quindi, è portare avanti un percorso di integrazione: prima con l'insegnamento della lingua italiana, ora con attività di utilità per la comunità, facendosi conoscere. I piccoli lavori di volontariato prenderanno il via dalla prossima settimana e potranno svolgersi dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12.
Nei giorni scorsi anche il comune di San Giovanni ha avviato un percorso simile di attività per i migliranti ospiti nel rispettivo territorio comunale.