24, Novembre, 2024

Afm e scorporo della farmacia della Penna: la critica delle liste Terranuova in Comune e Prima Montevarchi

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Conferenza stampa unita delle due liste civiche, critiche sull’operato relativo alla società che gestiva le farmacie comunali delle rispettive amministrazioni. Da una parte il fallimento politico ed economico della scelta di Terranuova, dall’altra la contestazione a Montevarchi di aver lasciato la scelta del perito al comune terranuovese

Le liste civiche Terranuova In Comune e Prima Montevarchi insieme per criticare lo scorporo della farmacia della frazione della Penna dalla società Afm, della quale il comune di Terranuova era socio per l'1% e Montevarchi per il restante 99%. Con questo passaggio, infatti, l'amministrazione terranuovese esce definitivamente.

"È la dimostrazione del fallimento politico ed economico di questa scelta" – ha sottolineato Simone Nocentini, capogruppo di Terranuova in Comune – "Una farmacia che non ha mai reso come ci si aspettava e, come da statuto, le perdite sono state pagate dal comune di Terranuova con i soldi dei cittadini: nel corso degli anni si parla circa di 300.000 euro". Un fallimento anche politico, dettato dalla gestione negativa della società partecipata, e di una scelta non ben calcolata, visto che era già stata progettata la modifica alla viabilità con la variante della Penna.

 

"Viene a mancare anche una responsabilità civica legata alla scelta fatta anche per un riscontro sociale decantato all’inizio, a favore dei cittadini della frazione che non potevano andare a Terranuova per comprare farmaci. Perché l’intenzione del comune è quella di scorporare al fine di mantenere titolarità di questa farmacia e poi posizionarla in concessione a gestore privato, in una sede più favorevole di Terranuova, dopo le opportune valutazioni tecniche e legali", prosegue Nocentini, che critica la mala politica del centrosinisistra non solo terranuovese, ma di tutto il Valdarno.

L'atto di scorporo di Terranuova dalla società che gestisce le farmacie comunali è stata approvata anche nell'ultimo consiglio comunale di Montevarchi: "Ci hanno presentato un patto d'intensioni: stiamo parlando di un'azienda che era florida, messa in piedi con poche decine di milioni qualche anno fa, finché non è diventata terreno di caccia del centrosinistra, con una sede una volta dignitosa in via Burzagli e ora invece con le transenne davanti perché cadono i cornicioni", ha tuonato Luciano Bucci.

Il capogruppo di Prima Montevarchi ha contestato soprattutto la nomina del perito incaricato di effettuare le opportune valutazioni, che è stata stabilita dal comune di Terranuova: "Invitiamo i cittadini a riflettere, anche perché è stato nominato per valutare tutta la società: una situazione paradossale, questo è il sistema del Pd. Perché, almeno per una volta, non possono provare a far funzionare una farmacia come si deve, a darle un ruolo sociale?"

 

 

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