La candidata consigliere regionale del Partito Democratico ha incontrato le rappresentanze sindacali della ABB di Terranuova Bracciolini, azienda leader nella tecnologia dell’automazione e del fotovoltaico
"Potenziare le infrastrutture, investire sull'innovazione, alleggerire la burocrazia: la politica può fare molto perché le grandi aziende continuino a puntare sulla Toscana e sul Valdarno. A dirlo è Valentina Vadi, candidata consigliere regionale del Partito Democratico che stamani ha incontrato le rappresentanze sindacali della ABB di Terranuova Bracciolini (Arezzo), sede toscana della multinazionale leader nella tecnologia dell’automazione".
“Il Valdarno è una terra che sa lavorare – spiega la candidata – Vanta una ricca rete di industrie e si trova al centro delle infrastrutture nazionali. Ma quel che più conta è il suo fattore umano di primo livello: la nostra gente ha alle spalle una lunga tradizione operaia e imprenditoriale, da generazioni sa fare impresa e innovazione”.
“Oggi però lo stabilimento valdarnese sta attraversando una fase di transizione. Finita la stagione dei grandi incentivi al fotovoltaico erogati fino a tre anni fa – continua la candidata – l'azienda deve far fronte alla crisi del mercato interno italiano in un settore che, ancor più degli altri, risente di una competizione internazionale molto aggressiva. Così aumentano i ritmi di lavoro, diminuiscono i tempi di recupero, ci si interroga sulla possibile conversione della produzione e si teme un ulteriore ridimensionamento”.
“I delegati di Fiom Cgil, Cisl e Uil mi hanno riferito della comprensibile preoccupazione dei lavoratori. La politica deve saper rispondere ai loro timori: cosa può fare per favorire l'impresa, e quindi il lavoro? Deve lavorare sulle infrastrutture, garantendo il completamento delle opere già programmate per i prossimi anni, in particolare la terza corsia dell'Autostrada e il potenziamento della banda larga; deve sorvegliare sulla gestione degli incentivi all'innovazione e agli investimenti; deve avviare una forte opera di “sburocratizzazione”. Chi ha un'idea, un progetto di sviluppo, merita di essere sostenuto economicamente e liberato dai vincoli e dalle inefficienze burocratiche”.
“Il futuro del nostro territorio – conclude la candidata – passa per la difesa e lo sviluppo della sua base industriale. La politica deve lavorare affiché investire in Toscana e in Valdarno continui ad essere una buona scelta anche per i grandi gruppi multinazionali.