Cinque dei sei candidati sindaco di Figline e Incisa hanno preso parte all’incontro promosso dall’associazione ValdarnoInBici. Molte le proposte messe sul piatto, ricca la discussione. E tre dei candidati hanno sottoscritto il patto
"Una nuova mobilità per Figline e Incisa non solo è possibile, ma anche indispensabile". Così l'associazione FIAB ValdarnoInBici, che mercoledì scorso ha incontrato i candidati a sindaco del nuovo Comune unico, presentando loro una serie di proposte contenute in un patto per una mobilità più sostenibile.
Presenti all'incontro cinque dei sei candidati sindaco: Lombardi (Idea Comune), Mugnai (Partito Democratico), Naimi (Movimento 5 stelle), Renzi (Forza Italia-UDC), e Trambusti (Salvare il Serristori). Unico assente Laici (Figline Incisa Insieme). Ai presenti, dunque, ValdarnoInBici ha illustrato il proprio concetto di 'Mobilità Nuova': una mobilità che si fonda sull’attenzione alla persona e non alle sole automobili, partendo da una gerarchia della mobilità che pone i disabili, i bambini. i pedoni e i ciclisti come soggetti deboli da tutelare.
"Una Mobilità Nuova – hanno aggiunto i responsabili di FIAB ValdarnoInBici – è necessaria per salvaguardare l’ambiente, per gli aspetti economici legati alla riduzione dei costi di spostamento, per migliorare la qualità della vita e della sicurezza ma anche per contribuire a sviluppare il cicloturismo e la valorizzazione del territorio valdarnese".
Nel piano per una nuova mobilità sostenibile sono stati illustrati alcuni elementi fondamentali: il BiciPlan, le Zone30 con alcuni degli interventi necessari per realizzarle, le strade a doppio senso solo per le biciclette, le strade Car free, i parcheggi sicuri e le ciclostazioni e, per ultime, sono state descritte le principali tipologie di piste ciclabili previste dal codice della strada.
Ed ecco dunque il Patto per la mobilità sostenibile proposto da ValdarnoInBici: 14 punti programmatici suddivisi in obiettivi a breve, medio e lungo termine. Tra i traguardi di immediata realizzazione sono stati individuati quegli interventi a impatto economico minimo e più urgenti ai fini della sicurezza: l'istituzione di un Tavolo Tecnico permanente sulla mobilità sostenibile, la creazione di un Ufficio Tecnico comunale, la realizzazione di vere Zone 30, la messa in sicurezza della pista di Via Brodolini.
Successivamente, entro i tre anni di mandato, è stato richiesto di realizzare i primi interventi strutturali: messa in opera di stalli sicuri per le biciclette, attivazione del progetto PediBus per le scuole Primarie e attivazione di un progetto integrato per lo sviluppo del cicloturismo coinvolgendo enti, associazioni, operatori e strutture.
Negli obiettivi di lungo termine, corrispondente al termine del mandato elettorale, sono stati posti i traguardi più ambiziosi, come il completamento della rete ciclabile prevista dal PMC, la realizzazione di segnaletica verticale per rendere visibili e riconoscibili i percorsi ciclopedonali e un incentivo alla realizzazione di punti di noleggio bici e bike sharing.
Dei cinque candidati a sindaco presenti, in tre hanno sottoscritto il patto (Lombardi, Mugnai e Trambusti) e anche i due che non hanno firmato (Naimi e Renzi) si sono detti a favore della mobilità sostenibile e della promozione di un altro modo di spostarsi. "Vista così – commenta ValdarnoInBici – sembrerebbe che il nuovo comune sia destinato a diventare un paese modello per la sostenibilità. Siamo consapevoli che non sarà così facile, ma come associazione contribuiremo con passione e competenze tecniche, e collaboreremo con tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione che si troveranno ad amministrare il Nuovo Comune".