A tre anni di distanza, i Neurodeliri hanno lanciato oggi il loro ultimo lavoro discografico: “Nuova Era”. La band valdarnese: “E’ un concept album sulla vecchiaia giovanile, sul quanto sia difficile costruire un futuro per noi e tutto ciò che si respira oggi nel Paese”.
Il riscatto, un incitamento a voltare pagina, una “nuova era”. A tre anni di distanza, i Neurodeliri lanciano il loro ultimo lavoro discografico. “Nuova Era” è da oggi scaricabile nei più importanti store digitali e (gratuitamente) sul sito internet www.neurodeliri.it.
Nei giorni scorsi la band valdarnese ha pubblicato il video del singolo da cui prende spunto il titolo dell’album e che ha avuto subito grandi riscontri su internet. Un lavoro che esce a tre anni di distanza da “Quello che resta” e che ha l’ambizione di rappresentare non solo l’evoluzione e la maturità del gruppo ma anche e soprattutto quella di un’intera generazione.
“Un concept album sulla vecchiaia giovanile, sul quanto sia difficile costruire un futuro per noi e tutto ciò che si respira oggi nel nostro Paese” sottolinea il chitarrista Alessandro Fabis. Il video, realizzato con la collaborazione ormai rodata di Blanket, vede come protagonista Carmelo Librizzi, eclettico artista valdarnese ideatore del parco Bum Bum Gà.
Carmelo, il vecchio-giovane, ripete meccanicamente i gesti e alcuni momenti topici della quotidianità: il colloquio di lavoro, la partita alla play station, i soldi sottratti alla borsetta della mamma. Ecco, quel che resta in fondo è quel “presente permanente” e quella “modernità liquida” che tanto appassiona i sociologi e che questo album vuole in qualche modo, e nel suo piccolo, archiviare.
Il movimento all’interno del capannone dismesso di Castelfranco è circolare, senza intravedere un’alternativa, una via di fuga. “Nella parte conclusiva del video, intorno a me ci sono i giovani che urlano il mio nome. Come a invocare un riscatto della società attraverso la musica e l’arte, perché l’apatia non riguarda ormai solo una generazione. E l’aspetto più importante di questo lavoro è proprio la collaborazione tra persone di differenti età” sottolinea Carmelo Librizzi.
La band si è rinnovata sia nei contenuti, che nello stile così come nei componenti con la new entry Andrea Balsimelli, alla batteria, che va a completare il gruppo composto da Vincenzo Costi ( voce e basso), Samuele Ciutini e Alessandro Fabis alle chitarre.
“E’ un lavoro che ha richiesto tempo e anche molto studio – spiega Vincenzo – In questi due anni di pausa ci siamo evoluti dal punk rock all’alternative rock, sperando di venire incontro anche ai gusti del pubblico. Abbiamo voluto continuare a puntare su testi e musiche impegnative, ma anche su una produzione a basso costo grazie all’aiuto di tante persone”. Un lavoro tutto da gustare e che prossimamente sarà presentato con nuovi concerti.