26, Aprile, 2024

Una busta con un proiettile inviata al presidente dell’Aia Marcello Nicchi

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Il presidente Nicchi minacciato assieme al vicepresidente Narciso Pisacreta e al designatore Nicola Rizzoli. In corso indagini coordinate dal procuratore aggiunto Francesco Caporale, titolare dell’antiterrorismo. La notizia data dallo stesso Nicchi ieri nel corso di una conferenza stampa

Una serie di buste contenenti dei proiettili sono state recapitate, circa dieci giorni fa, nella sede dell'Associazione italiana arbitri e indirizzate direttamente  al presidente Marcello Nicchi (molto noto in Valdarno dove abitava), al vicepresidente Narciso Pisacreta e al designatore Nicola Rizzoli. A rendere nota la vicenda, come riportato dall'Ansa, lo stesso Nicchi oggi (giovedì) nel corso di una conferenza stampa.  Su quello che è accaduto  sono in corso delle indagini coordinate dal procuratore aggiunto Francesco Caporale, titolare dell'antiterrorismo.

Sempre secondo quanto riportato dall'Ansa, nel corso dell'incontro Nicchi avrebbe puntato il dito contro un giornalista professionista che nel corso di una trasmissione avrebbe affermato "Hanno dichiarato guerra a un popolo e in guerra non si va suonando lo zufolo, si va sparando. Bisogna sparare agli arbitri e non permettere loro di arbitrare".

Nicchi ha poi fatto riferimento ad una situazione pesante nei confronti dei direttori di gara, denunciando minacce nei loro confronti e indifferenza rispetto a gesti ed accuse fuori misura. "L'arbitro Di Bello, dovrà comparire in tribunale dal giudice di pace perché non avendo dato un rigore – ha ricordato il presidente Aia-  è stato convocato in tribunale dall'associazione dei consumatori".

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