07, Maggio, 2024

Tregua sul fronte incendi, ma sono numerosi gli abbruciamenti avvistati. Nonostante il divieto ancora in vigore

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Erba tagliata e scarti di potature che stamattina sono stati bruciati in molte zone della Toscana, anche in Valdarno. Ma la Regione ricorda che il divieto è ancora in vigore: nonostante la pioggia che è arrivata anche nel fondovalle, il rischio incendi è ancora troppo alto

Piccole colonne di fumo che si avvistavano, nel corso della giornata, anche in Valdarno. Sono i cosiddetti abbruciamenti, scarti di potature e altri lavori nei campi, bruciati direttamente sul posto. Complice anche la pioggia di stanotte, qualcuno ha pensato di poterlo fare. E invece sono ancora vietati: a differenza degli scorsi anni, infatti, il divieto in tutta la Toscana non finiva al 31 agosto, ma è stato prorogato al 15 settembre.

Non è successo, comunque, solo in Valdarno. Oggi la Sala operativa della protezione civile regionale ha registrato numerosi abbruciamenti in varie zone della Toscana. Per questo è stato rilanciato un nuovo appello al rispetto del divieto assoluto di abbruciamento di residui vegetali agricoli e forestali, che è stato deciso di estendere fino al prossimo 15 settembre.

La proroga, va ricordato, si è resa necessaria di fronte al perdurare di questa estate siccitosa, nella quale si mantiene molto elevato il rischio di innesco e propagazione di incendi, aggravato spesso dal forte vento. Rischi ancora alti anche in Valdarno, dove fino a ieri gli incendi sono stati numerosi ed estesi. Fra l'altro, i temporali delle ultime ore non hanno ridotto il rischio, se non in alcune zone circoscritte.

Oltre al divieto di abbruciamento di residui vegetali, nel periodo a rischio il regolamento forestale della Toscana vieta qualsiasi accensione di fuochi: è consentita soltanto la cottura di cibi in bracieri e barbecue nei giardini delle abitazioni o all'interno delle aree attrezzate. La mancata osservanza delle norme di prevenzione comporta l'applicazione di pesanti sanzioni previste dalle disposizioni in materia.

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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