15, Novembre, 2024

Tesori d’arte: i Tondi di Giovanni da San Giovanni restano in mostra per altri quattro anni al Museo delle Terre Nuove

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In un’affascinante epopea di colori e storia, gli otto tondi di Giovanni da San Giovanni, in prestito dalle Gallerie degli Uffizi, resteranno per altri quattro anni nel Museo delle Terre Nuove. Questo grazie alla firma di un’accordo di valorizzazione che garantirà la loro permanenza a San Giovanni Valdarno per i prossimi quattro anni, con possibilità di rinnovo.

L’iniziativa ha preso forma dopo una visita del direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, alla mostra “Bizzarro e Capriccioso umore. Giovanni da San Giovanni, pittore senza regola alla corte medicea”. Colpito dalla magnificenza dell’allestimento e dalla valorizzazione delle opere nella sala principale di Palazzo d’Arnolfo, Schmidt ha proposto il deposito temporaneo delle opere nella città natale del pittore.

Questo accordo è parte integrante dell’iniziativa “Uffizi Diffusi”, promossa dalle Gallerie degli Uffizi, che mira a valorizzare il patrimonio artistico in luoghi diversi dal museo principale. La scelta di San Giovanni Valdarno per ospitare gli otto tondi è stata dettata dalla volontà di arricchire la narrativa locale, focalizzata sulle Terre Nuove fiorentine, italiane ed europee.

Il direttore Schmidt ha sottolineato che questo accordo non solo arricchisce la dimensione territoriale del Museo delle Terre Nuove ma contribuisce anche a consolidare la reputazione del museo come custode di tesori artistici di inestimabile valore. La permanenza degli otto tondi a San Giovanni Valdarno è un omaggio alla maestria di Giovanni da San Giovanni e un regalo per gli amanti dell’arte che potranno godere di queste opere per almeno altri quattro anni.

 

Giovanni da San Giovanni, il cui vero nome è Giovanni Mannozzi, è stato un pittore del primo Seicento noto per il suo gusto neo-manieristico e la freschezza dei suoi colori. Le opere esposte, otto tondi dipinti a fresco su stuoia di giunchi per la Villa della Petraia intorno al 1634, sono la manifestazione evidente della sua pittura proto-impressionistica.

La mostra, organizzata dal Comune di San Giovanni Valdarno e inserita nel progetto “Terre degli Uffizi”, ha riscosso un notevole successo. Gli otto tondi, ognuno del diametro di 62 centimetri, sono caratterizzati dall’iconografia mitologica cara al pittore. Dalla rosea e spensierata Aurora che sorride al sonno del vecchio Titone al dinamico tondo di Pan vinto da Cupido, ogni opera racconta una storia permeata di pathos, ma presentata in una forma mite e soave.

Le parole del sindaco di San Giovanni Valdarno, Valentina Vadi:”È una grande soddisfazione per noi la sottoscrizione della convenzione con le Gallerie degli Uffizi per il deposito temporaneo dei tondi di Giovanni da San Giovanni. Questo consentirà alle opere del nostro illustre concittadino di rimanere nell’allestimento espositivo del Museo delle Terre Nuove per quattro anni valorizzando il nostro museo e favorendo la conoscenza di questi capolavori in maniera diffusa, nella terra natale dell’artista secentesco. Per noi è questo un obiettivo di mandato elettorale fondamentale che siamo riusciti a raggiungere: al nostro insediamento il Museo delle Terre Nuove era una struttura che narrava in maniera storica la nascita e l’evoluzione del fenomeno delle Terre Nuove Fiorentine e di San Giovanni Valdarno, non riuscendo a dispiegare in maniera compiuta la propria vocazione espositiva. “

Conclude Vadi:”Grazie al lavoro e agli investimenti fatti in questi quattro anni e mezzo, al credito di fiducia de Le Gallerie degli Uffizi, oggi il Museo delle Terre Nuove fa parte, a pieno titolo ed in modo strutturale, dei musei della Toscana; è una sede espositiva a tutti gli effetti e lo sarà ancora di più con questo deposito, e di questo non possiamo che essere profondamente soddisfatti ed orgogliosi. Ringrazio il direttore degli Uffizi, Eike Schimdt, per l’ennesima opportunità che ha dato alla nostra cittadina sottoscrivendo questa convenzione che arricchisce San Giovanni ed i sangiovannesi”.

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