26, Novembre, 2024

Tariffe dell’acqua, “Si tratta solo di una sospensione, è chiaro che l’adeguamento andrà in porto”

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Il comitato acqua bene comune Valdarno replica al sindaco di Castelfranco Piandiscò che aveva rivendicato il risultato ottenuto

I vertici di Publiacqua sospendono gli adeguamenti tariffari e lo annunciano in un'assemblea pubblica a Pian  di Scò. L'amministrazione comunale rivendica il risultato ottenuto dopo che anche la lista civica era entrata nel merito. Adesso interviene anche il Comitato acqua bene comune Valdarno che sottolinea "è una decisione presa dal’Autorità Idrica Toscana (AIT). Il Forum dell’Acqua ha denunciato da tempo che venivano addebitati in bolletta servizi non erogati, e proprio grazie a queste segnalazioni, l’autorità ha imposto al gestore una revisione  degli archivi degli utenti".

Il comitato, poi, continua e rimarca:

"Quanto raggiunto rappresenta una vittoria di Pirro, dato che si tratta solo di una sospensione, e all’incontro è apparso chiaro che tale adeguamento andrà in porto, con il risultato che il differimento porterà solo a conguagli tariffari più alti, dato che il periodo di riferimento sarà più lungo. Niente poi è stato concordato per gli utenti di Piandiscò che hanno già pagato l’adeguamento e ai quali è stato addebitato il canone di depurazione, come segnalato dal Comitato, da una data precedente dalla quella di fine lavori e dell'effettivo allacciamento al depuratore". 


"Durante la verifica si è generata un'ulteriore confusione, sempre denunciata dai comitati per l‘acqua, e ai cittadini di Castelfranco Piandiscò sono arrivate comunicazione contradditorie da Publiacqua, dove si negava il diritto al rimborso della depurazione o si richiedeva il pagamento di detti importi per le utenze che in fattura si vedevano specificato “utenza non servita da impianto di depurazione attivo”.

Per quanto riguarda Castefranco secondo il comitato "non è stato chiarito quanti anni saranno addebitati per l’adeguamento del depuratore di Figline, iniziato nel 2014, ma anzi si è rincarata la dose con l’addebito dei costi di progettazione. Ancora, nessuna risposta è stata fornita sulla restituzione della depurazione per il periodo 2003/2008, restituzione che si sarebbe dovuta concludere entro il 1 ottobre 2014, come previsto dal decreto ministeriale, per la quale tanti concittadini hanno fatto richiesta, tramite il Comitato Acqua Bene Comune Valdarno, oltre un anno fa".

"Vogliamo anche ribadire la necessaria funzione di controllo del gestore da parte degli organi istituzionali e ci pare assai grave che siano stati i Comitati dell’acqua  a scoprire che in Publiacqua vi erano oltre 40.000 bollette illegittime, e non coloro, cioè i Sindaci, che erano preposti a tale controllo. Ricordiamo anche che è il Sindaco l’organo responsabile della salute e dell’igiene pubblica, e che non era compito dei cittadini la denuncia degli sversamenti di Ragnaia e Borricino. Almeno durante l’assemblea pubblica una tirata di orecchie al gestore ce la saremmo aspettata, invece silenzio anche su questo".

 

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