I residenti si lamentano per due cantieri. Da una parte appartamenti iniziati e mai terminati, dall’altra un terreno abbandonato dove sarebbero dovuti sorgere giardini, una strada e un punto di atterraggio per l’elicottero. Senza contare l’incuria e il degrado in cui versa la parte esterna di alcuni immobili. Si tratta di proprietà private. Sul posto il sindaco, l’assessore, il comandante dei vigili urbani per incontrare i cittadini e decidere cosa fare
Stretti nella morsa dei cantieri abbandonati e del degrado. Così si sentono i residenti di via Spartaco Lavagnini al Matassino di Figline. E di questo hanno parlato con il sindaco di Figline Incisa Giulia Mugnai, l'assessore Mattia Chiosi e il comandante del corpo associato dei vigili urbani, Alessio Pasquini. Da poco infatti è stato creato un gruppo apposito, una sorta di task force che avrà il compito di valutare le varie situazioni presenti, e sono tante, e trovare una soluzione. "Non possiamo lasciare ai nostri bambini un'immagine simile del territorio", ha affermato il sindaco.
Da una parte un cantiere apertosi nel 2007 e che avrebbe dovuto realizzare 42 alloggi in area P.e.e.p nella lottizzazione Ren Borratino Nord. Il committente, la cooperativa Azzurra di Pisa, è fallito. L'opera è stata rilevata da La Castelnuovese ma ancora è ferma. Un palazzo iniziato e incompiuto.
Dall'altra parte un altro cantiere: le abitazioni qui sono state realizzate ma non le opere di urbanizzazione. Dove dovevano sorgere una strada, giardini e addirittura un punto di atterraggio per gli elicotteri dell'emergenza oggi regna il più assoluto degrado: erba alta, recinzioni divelte dal vento e dal maltempo, sporcizia. Il terreno è proprio davanti alle villette a schiera di nuova realizzazione, una delle quali non terminata, non abitata e invasa dalle erbacce.
Ma si tratta, in entrambi i casi, di proprietà private e nonostante i cittadini abbiano ragione il comune, il sindaco, non può intervenire in maniera diretta.
"Noi conoscevamo già queste situazioni – afferma Giulia Mugnai – Purtroppo il tema dei cantieri abbandonati è di grande attualità perchè la crisi dell'edilizia si è innestata in un momento in cui invece si era pensato a una grande espansione. Sono tanti i casi di ditte fallite o in via di fallimento che hanno abbandonato i cantieri. Questo diventa un grosso problema perchè rappresenta il degrado della città ma anche la pericolosità e la mancanza di igiene soprattutto per quelle lottizzazioni in parte finite e abitate. Io ho anche scritto al Presidente del consiglio Renzi per chiedere una mano straordinaria che aiuti i comuni a far sbloccare alcune di queste situazioni. Abbiamo allestito una task force specifica che mette insieme lavori pubblici, il servizio assetto del territorio e la polizia municipale, che coordini sopralluoghi per rilevare le situazioni dei cantieri e delle aree abbandonate e individui la procedura più adatta per provare a risolvere alcune problematiche".
"Questo non è risolutivo ma serve anche a far capire che l'amministrazione c'è, è presente e segue le varie situazioni. C'è bisogno davvero di una normativa nazionale e di una spinta per provare a sbloccare questi cantieri. Ricordo che si tratta di aree private: dove il pubblico va ad agire lo fa in punta di piedi perchè non c'è una chiarezza normativa che permette si intervenire completamente".
Sul territorio di FIgline Incisa, continua il sindaco, ci sono 8 situazioni critiche e sotto gli occhi di tutti, se poi consideriamo le vicende nelle quali le opere di urbanizzazione non sono state completate si arriva 30 casi nel comune. "Questo ci richiama a un impegno particolare".
Sul problema che mette a rischio la traquillità di molte famiglie entra nei dettagli il comandante del corpo associato di polizia municipale, Alesso Pasquini.
"Esistono strumenti che devono essere adottati in base alle problematiche. Il compito di questo gruppo di lavoro che il sindaco ha istituito è proprio quello di verificare, caso per caso, quale sia il percorso amministrativo e normativo più corretto da applicare nella singola circostanza. Spesso per la soluzione il problema è l'interlocutore con il quale il comune deve interfacciarsi. Un interlocutore presente darà una risposta, uno invece soggetto a procedimenti di carattere civile mette in difficoltà".
Da lunedì il gruppo istituito per i cantieri abbandonati sarà operativo e inizierà a prendere le decisioni, caso per caso. I cittadini, infatti, hanno fatto sacrifici per acquistare una casa e avere un pò di serenità per i propri figli e invece si ritrovano in situazioni degradanti e a rischio.