Al confronto con le Categorie economiche il candidato a Consiglio regionale del Partito Democratico ha esposto il proprio programma di lavoro
"Numerosi i professionisti e gli imprenditori edili che hanno accolto l’invito di Simone Tartaro, Candidato Valdarnese del PD per il Consiglio Regionale. Una risposta importante da parte degli operatori di un settore che in questi anni di crisi ha pagato un conto salato in termini di occupazione e sviluppo. Un’altra tappa della Campagna Elettorale di Simone Tartaro, che con il passare dei giorni vede sempre di più consolidarsi nell’elettorato la convinzione che il territorio valdarnese non possa fare a meno di un proprio rappresentante territoriale".
"La Regione sarà sempre più il luogo di decisioni che avranno ripercussioni sui territori. Progetti e finanziamenti passeranno soprattutto dalla capacità di proposta e di mediazione dei rappresentanti in Consiglio Regionale".
“La mia candidatura- ha esordito Tartaro – è prima di tutto espressione di un territorio e delle professionalità e potenzialità che contiene. E’ a servizio di un Valdarno che “decide” e si fa “ascoltare”. Chi crede di poter delegare queste funzioni fuori del Valdarno commette probabilmente un errore che rischia di costare caro in futuro. Non all’ingegnere Simone Tartaro ma al territorio valdarnese".
"Le domande sono semplici: Chi sosterrà le infrastrutture Valdarnesi? Chi sosterrà i progetti dei comuni valdarnesi? Chi difenderà la Sanità in Valdarno? La risposta altrettanto semplice: un rappresentante valdarnese!”.
“A maggior ragione in un settore come quello dell’Edilizia che, anche alla luce della nuova legge regionale (la 65), che per la prima volta fa proprio un utilizzo Non illimitato del territorio, vedrà sempre più circoscritti gli interventi all’esistente e agli edifici costruiti con criteri non più attuali (risparmio energetico, antisismica). Come possiamo pensare di non avere un catalizzatore di richieste sul nostro Territorio?”
“Meno burocrazia, più controlli – ha continuato Tartaro – Gli immobili son si costruiscono o ristrutturano con i faldoni di carta. Ma con buoni progetti, leggi snelle e non interpretabili. Come avviene in altri Paesi dell’Europa. Non possiamo permetterci di fare cassa sulla pelle di imprenditori e professioni. Dobbiamo invece velocizzare la fase di inizio lavori, rafforzando e rendendo sempre più efficiente il momento dei controlli sulle opere realizzate. Controllare la stabilità di un ponteggio è prioritario rispetto alla minuziosa verifica delle molteplici firme presenti in una pratica”.
"Le sfide dei centri storici, la gestione degli appalti, la valorizzazione delle imprese del territorio sono alcuni degli altri temi trattati nella serata. Un dialogo tra le parti, in cui la Politica si è messa in ascolto e a disposizione di un Territorio. Questa è l’idea di candidatura che Simone Tartaro sta portando avanti: per un Valdarno in grado di vincere le proprie Sfide, prima di tutto quella per ottenere una propria rappresentanza".