Montevarchi, San Giovanni, Cavriglia, Rignano e Reggello lo avevano già fatto una settimana fa: ma ora l’elenco dei comuni valdarnesi in cui i sindaci hanno firmato le ordinanze contro lo spreco dell’acqua si allunga ancora. Perché la situazione resta critica, le piogge appena accennate degli ultimi due giorni non hanno portato alcun beneficio, e l’Autorità Idrica Toscana ha invitato le amministrazioni comunali ad adottare un’ordinanza specifica volta a regolare il consumo di acqua potabile proveniente dall’acquedotto pubblico, vietandone gli usi non essenziali. Ecco dunque i nuovi provvedimenti, che di fatto completano il quadro in tutto il Valdarno.
FIGLINE E INCISA
Scatterà dal 1° luglio il divieto di utilizzare acqua potabile, compresa quella dei fontanelli pubblici, per esigenze diverse da quelle igieniche e domestiche. Fino al 31 agosto non sarà quindi possibile usare acqua proveniente da acquedotti urbani e rurali per innaffiare orti e giardini superiori a 500 mq (per quelli di grandezza inferiore, è necessario invece installare sistemi di automazione e sensori per limitare gli sprechi); lavare automezzi e veicoli; riempire piscine e vasche private; innaffiare vasi e fiori nei cimiteri pubblici e privati; alimentare gli impianti di climatizzazione; lavare le fosse biologiche; innaffiare e irrigare superfici adibite ad attività sportive. Restano esclusi dall’ordinanza gli utilizzi necessari al funzionamento di imprese e aziende. Le violazioni saranno punite dalla Polizia municipale, con sanzione amministrativa compresa tra 100 e 500 euro.
BUCINE
L’ordinanza, in vigore dal 27 giugno al 30 settembre, stabilisce il divieto assoluto su tutto il territorio comunale di usare acqua potabile proveniente dagli acquedotti urbani e rurali per scopi diversi da quelli igienico-domestici, con particolare riferimento a lavaggio di cortili e piazzali, lavaggio di veicoli a motore, innaffiamento di giardini e orti, riempimento di piscine e fontane ornamentali. È inoltre prevista la chiusura di alcuni fontanelli pubblici presenti nel Capoluogo e nelle diverse frazioni. Resta tuttavia attivo, anche se con flusso ridotto, almeno un fontanello per centro abitato. Ad esercitare un apposito controllo sulla regolare osservazione di tali misure da parte dei cittadini sarà la Polizia Municipale. Chiunque violi questa disposizione è sottoposto all’applicazione della sanzione amministrativa da € 100,00 ad € 500,00.
LORO CIUFFENNA
L’ordinanza che impone l’assoluto divieto su tutto il territorio comunale di utilizzare l’acqua potabile proveniente dagli acquedotti urbani e rurali per scopi diversi da quelli igienico domestici è già in vigore dallo scorso 16 giugno e fino al 30 settembre 2022. Chiunque violi il provvedimento è sottoposto all’applicazione della sanzione
amministrativa da € 100,00 ad € 500,00. La Polizia Locale è incaricata del controllo dell’esecuzione dell’ordinanza.
LATERINA PERGINE
Dal 30 giugno al 30 settembre 2022 compresi è istituito il divieto assoluto su tutto il territorio comunale di utilizzare l’acqua potabile proveniente dagli acquedotti urbani e rurali per scopi diversi da quelli igienico-domestici. Anche in questo caso chiunque violi questo provvedimento è sottoposto all’applicazione della sanzione amministrativa da € 100,00 ad € 500,00.
TERRANUOVA
A fronte della scarsità di precipitazioni e al fine di contenere i gravi effetti della siccità che da settimane interessa il territorio, è stata emessa un’ordinanza con la quale si fa divieto assoluto di utilizzo dell’acqua potabile per scopi diversi da quelli igienico-domestici. Vietato l’uso e il consumo dell’acqua proveniente dal pubblico acquedotto per le attività non strettamente necessarie (come lavare l’auto, annaffiare orti e giardini o riempire le piscine).
Il divieto è valido dal 24 giugno al 30 settembre per tutelare le riserve di acqua potabile e sarà accompagnato da un’adeguata attività di vigilanza e controllo.
CASTELFRANCO PIANDISCO’
È fatto assoluto divieto su tutto il territorio comunale di utilizzare l’acqua potabile proveniente dagli acquedotti urbani e rurali per scopi diversi da quelli igienico domestici: l’ordinanza è già in vigore dallo scorso 21 giugno e fino al 30 settembre 2022. Chiunque violi il provvedimento è sottoposto all’applicazione della sanzione amministrativa da € 100,00 ad € 500,00. La Polizia Locale è incaricata del controllo dell’esecuzione dell’ordinanza.