20, Aprile, 2024

Carenza d’acqua, situazione critica anche in Valdarno. I comuni ricorrono alle ordinanze anti-spreco

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Attenzione alta anche in Valdarno per la scarsità di riserve di acqua potabile: una situazione critica che ha spinto le singole amministrazioni comunale ad intervenire per tutelare le riserve idropotabili a disposizione per l’approvvigionamento durante il periodo estivo, alla luce delle difficoltà dovute all’aumento delle temperature, alla scarsità delle precipitazioni, all’aumento dei consumi.

Ieri l’assessora regionale all’ambiente e difesa del suolo Monia Monni ha convocato un incontro a cui hanno partecipato insieme ai sindaci, l’Autorità idrica Toscana (AIT) le Autorità di Distretto, l’Anci, Upi ed Anbi. Durante l’incontro sono stati illustrati i dati che sottolineano una severità idrica elevata, registrando uno dei periodi più siccitosi degli ultimi venti anni. In particolare è stata evidenziata una condizione critica sul Serchio, stabile del Grossetano, anche se l’Ombrone grossetano ha ormai un andamento simile ai periodi di luglio ed agosto degli scorsi anni, una tendenza pari al periodo siccitoso del 2017 del lago di Massaciuccoli, e per quanto riguarda l’Arno non è ancora arrivato ai livelli del 2012. I pozzi, nelle zone di Livorno, Grosseto, Pistoia si trovano in una situazione peggiore rispetto agli anni precedenti. Sostanzialmente per tutti i corpi idrici sotterranei si riscontrano criticità. Criticità maggiori nei territori costieri che attingono acqua dalle falde e nelle comunità montane perché si approvvigionano dalle fonti, mentre nei territori che attingono acqua dai bacini la situazione è meno grave. I bacini di Bilancino e Montedoglio rappresentano un’importante riserva idrica, e stanno garantendo l’approvvigionamento ai territori della Toscana centrale; se necessario potranno garantirlo anche ad altri territori toscani.

La gravità della situazione è stata confermata anche dalle indicazioni del Consorzio Lamma che ha registrato, nei primi mesi dell’anno, una forte riduzione dei fenomeni piovosi, anche rispetto al 2017. Inoltre, attualmente, si prevede un luglio ed agosto con temperature sopra la media e precipitazioni sotto la media, che sarà causa anche di importanti fenomeni di evaporazioni delle acque.

“Purtroppo le scarse precipitazioni di questo anno stanno mettendo in crisi le nostre riserve di acqua. La riunione – ha detto Monni – è stata utile anche per definire alcune azioni da intraprendere per la gestione di questa situazione criticità e, insieme ad Ait e a Cispel, rappresentante dei gestori del servizio idrico, abbiamo condiviso la necessità di chiedere un ulteriore sforzo ai gestori per la stesura di un programma straordinario di ricerca delle perdite e di interventi di riparazione. Ridurre le perdite è una delle azioni più efficaci per risparmiare la risorsa idrica e questo lo abbiamo verificato in questo anno proprio grazie al grande lavoro svolto dai gestori che ci ha permesso di recuperare circa 25mila mc di acqua, metà del lago di Bilancino. Con i sindaci abbiamo anche condiviso la necessità di emettere ordinanze per la gestione e tutela della risorsa, come indicato da AIT, nei territori più fragili. Purtroppo siamo davanti ad un evento siccitoso tra più gravi degli ultimi venti anni, e pertanto serve il contributo di tutte e tutti affinché non si sprechi inutilmente acqua. Tanti piccoli accorgimenti possono fare la differenza.”

Alcuni comuni del Valdarno hanno già provveduto ad emettere le specifiche ordinanze. Nel dettaglio:

MONTEVARCHI
Dal 27 giugno al 30 settembre è fatto assoluto divieto su tutto il territorio comunale di utilizzare l’acqua potabile proveniente dagli acquedotti urbani e rurali per scopi diversi da quelli igienico-domestici. Saranno al riguardo attuate anche forme di controllo da parte della Polizia Municipale. Chiunque violi questa disposizione è sottoposto all’applicazione della sanzione amministrativa da € 100,00 ad € 500,00.

SAN GIOVANNI
Assoluto divieto su tutto il territorio comunale di utilizzare l’acqua potabile proveniente dagli acquedotti urbani e rurali per scopi diversi da quelli igienico-domestici, a partire dal 1° luglio e fino al 30 settembre 2022. Per chiunque violi il provvedimento è prevista l’applicazione della sanzione amministrativa da 100 a 500 euro.

RIGNANO
È fatto assoluto divieto su tutto il territorio comunale di utilizzare l’acqua potabile proveniente dagli acquedotti urbani e rurali per scopi diversi da quelli igienico-domestici, nel periodo dal 18 giugno al 30 settembre 2022. Chiunque violi il presente provvedimento è sottoposto all’applicazione della sanzione amministrativa da € 100,00 ad € 500,00.

REGGELLO
È fatto assoluto divieto su tutto il territorio comunale di utilizzare l’acqua potabile proveniente dagli acquedotti urbani e rurali per scopi diversi da quelli igienico-domestici, nel periodo dal 23 giugno al 30 settembre 2022. In particolare è vietata l’utilizzazione dell’acqua potabile dell’acquedotto comunale per gli usi seguenti:
a) innaffiamento di orti e giardini privati;
b) lavaggio automezzi e veicoli;
c) riempimento di piscine e vasche.
Chiunque violi il presente provvedimento è sottoposto all’applicazione della sanzione
amministrativa da Euro 100,00 ad Euro 500,00. La Polizia Municipale ed il personale
dipendente del Gestore con funzioni di vigilanza sono incaricati del controllo dell’esecuzione
della presente ordinanza.

CAVRIGLIA
Assoluto divieto di utilizzare l’acqua potabile proveniente dagli acquedotti urbani e rurali, su tutto il territorio comunale, per scopi diversi da quelli igienico-domestici. Tale divieto avrà inizio il 17 luglio e terminerà il 30 settembre p.v. Le sanzioni amministrative per chi viola il divieto variano da 100,00 a 500,00 euro. La Polizia Locale è incaricata del controllo in applicazione dell’ordinanza.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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