25, Dicembre, 2024

Secondo ponte sull’Arno, la Città Metropolitana ha affidato la progettazione di fattibilità

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Piccolo passo avanti per il Valdarno che da decenni aspetta la realizzazione del secondo ponte sull’Arno a Figline. La Città Metropolitana di Firenze, infatti, nella prima settimana di agosto ha affidato la “Progettazione di fattibilità tecnico economica del nuovo ponte sul fiume Arno a Figline Valdarno” ad un Raggruppamento Temporaneo di Imprese con ACS Ingegneri in qualità di capogruppo e B.F. Ingegneria e Duranti&Focardi in qualità di mandanti.

Detto in altre parole, questo significa che a breve (una volta firmato il contratto, infatti, i tecnici incaricati avranno 90 giorni di tempo per portare a termine la progettazione) sarà disponibile un progetto concreto per il secondo ponte sull’Arno, con tanto di studio per il suo posizionamento, e una stima concreta dei costi. Solo con questo progetto pronto sarà possibile provare ad accedere ai finanziamenti di Regione o Stato, e quindi trovare i soldi necessari per costruire davvero il secondo ponte sull’Arno a Figline. Ricordiamo, tra l’altro, che non andò a buon fine nemmeno il tentativo dei sindaci del Valdarno fiorentino, fra 2018 e 2019, di inserire il ponte fra le opere ‘compensative’ della terza corsia, cosa che lo avrebbe posto a carico di Autostrade. La società infatti non ritenne il progetto idoneo a migliorare l’accesso al casello di Incisa Reggello. 

Non è la prima volta, in verità, che si parla di una progettazione: già nel 2008, infatti, l’allora Provincia di Firenze aveva lanciato un concorso di progettazione, e nel 2013 il Raggruppamento Temporaneo di Professionisti, vincitore del concorso, aveva trasmesso il progetto preliminare dell’opera (a cui si riferisce la foto sopra, ndr). Solo che intanto sono passati dieci anni e, come si legge oggi nell’atto della Metrocittà, “il citato progetto non risulta più adeguato alla vigente normativa e necessita pertanto di un aggiornamento”.

Insomma, la progettazione doveva ripartire daccapo. E per farlo servivano soldi: 200mila euro, per la precisione, che sono stati messi a disposizione della Regione Toscana, che dunque ha deciso di far ripartire l’iter, firmando uno specifico Accordo di programma con la Metrocittà, nel settembre 2022. Un passo avanti, quindi, con l’auspicio che il percorso ora non si interrompa più.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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