Nella notte il Consiglio dei Ministri arriva alla decisione sulle scuole superiori: la riapertura in presenza non ci sarà prima dell’11 gennaio. Ieri intanto la Regione Toscana aveva presentato le misure per la ripartenza, dai trasporti ai tamponi
È arrivata nella notte la decisione finale del Governo sulle scuole superiori: a differenza di primarie e medie, gli studenti di licei e istituti tecnici non rientreranno sui banchi fino all'11 gennaio, nemmeno al 50%. Uno slittamento che il Consiglio dei Ministri ha deciso a due giorni dall'ipotetica riapertura del 7 gennaio, in considerazione di molti problemi evidenziati (primo fra tutti, il nodo irrisolto dei trasporti) e sulla base delle indicazioni del Comitato tecnico scientifico sui numeri dei contagi. Molte regioni, tra l'altro, avevano già deciso di posticipare il rientro in presenza degli studenti delle scuole superiori, anticipando così di fatto una decisione che poi è stata presa a livello nazionale.
Non c'era, tra queste, la Regione Toscana, che proprio ieri aveva annunciato di essere pronta a riaprire le scuole superiori per la didattica in presenza al 50%. "Sono convinto, e con me tutta la Giunta regionale toscana – ha affermato il presidente Eugenio Giani – che sia essenziale far riprendere la scuola in presenza anche per gli studenti delle secondarie di secondo grado. Il rapporto con gli insegnanti e con i compagni è essenziale in una fase cruciale come quella dell’adolescenza".
La giunta regionale guidata da Giani aveva presentato anche il piano per la ripartenza, che pone particolare attenzione alle misure per i trasporti e per gli screening tra gli studenti. Ad esempio, entreranno in servizio 329 bus aggiuntivi, a supporto del consueto sistema di trasporto pubblico locale, grazie ad uno stanziamento di 4 milioni di euro. I bus aggiuntivi saranno così suddivisi: 47 nella Città metropolitana di Firenze, 46 nella Provincia di Arezzo, 40 nella Provincia di Siena, 36 nella Provincia di Grosseto, 35 nella Provincia di Lucca, 32 in quella di Pisa, 31 in quella di Livorno, 24 nella Provincia di Pistoia, 23 in quella di Prato e 15 in quella di Massa Carrara.
L’aumento dei mezzi permetterà di svolgere corse ‘bis’ e talvolta ‘ter’ ed evitare, soprattutto negli orari di punta, il crearsi assembramenti sui mezzi di trasporto. Poi partirà il progetto regionale ‘Ti accompagno’, pensato per evitare calche alle fermate e favorire un corretto ‘smistamento’ dei passeggeri su tutte le corse disponibili: uno o più tutor (guardie giurate, personale di associazioni di volontariato o di cooperative sociali, etc) gestiranno il flusso degli utenti, soprattutto studenti, alle fermate e monitoreranno i flussi per gestire le possibili criticità in collaborazione con le forze dell’ordine e le polizie locali.
L'altro fronte è quello del monitoraggio costante e puntuale dei contagi. La Regione Toscana ha presentato per questo il progetto “Scuole sicure”, campagna di monitoraggio e screening proposta dall’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini e approvata dalla Giunta regionale, oggetto di confronto con l’Ufficio Scolastico Regionale e gli altri soggetti che fanno riferimento al “Cantiere scuola”. Secondo il progetto, in presenza di un caso positivo, scatteranno una serie di misure: tampone entro 1 giorno per lo studente; test antigenico immediato se il sospetto contagio viene registrato a scuola; screening nelle scuole mediante test antigenici rapidi, sia per classi sia per campioni di studenti. Sono previste anche postazioni di testing tra le fermate dei trasporti pubblici e le scuole. Questo tipo di screening partirà intorno a metà gennaio.