Il gruppo Centro Sinistra per San Giovanni replica all’intervento del gruppo Liste civiche sangiovannesi sulla scuola del Doccio.
“Siamo in consiglio da meno di 30 mesi, precisamente dal 28 giugno 2019
Il 6 novembre 2019, dopo meno di 5 mesi, 98 giorni dopo il primo consiglio comunale di luglio 2019, abbiamo trovato i finanziamenti per la scuola del Doccio. Una lunga trattativa, per arrivare a un finanziamento che trasformava il disagio della discarica (secondo il vecchio accordo con ATO) in valore vero, i miasmi in infrastruttura educativa, la sofferenza dei cittadini in un investimento per futuro. Era il 6 Novembre 2019, c’era il consiglio comunale, e cosa è successo? Abbiamo votato il finanziamento e, dall’opposizione, arrivano tre contrari, solo i tre voti dei nostri amici delle liste civiche”.
“Tre voti contrari senza dire nulla, senza farci sapere il motivo. Ancora non sapevamo che i nostri amici le dichiarazioni preferiscono farle su Facebook e che il consiglio è spesso un organismo con funzioni introduttive, prefazione o postfazione delle uscite sui social media. Abbiamo preso il loro No, abbiamo ringraziato e abbiamo iniziato la progettazione della scuola de Doccio. In questi giorni hanno scritto che aspettano da quattro anni? Anche noi sapete cari lettori, ma si da il caso che siamo qui da 900 giorni e abbiamo impiegato solo 98 giorni, meno di 6 mesi a trovare soldi e progetto. Vedete, nel mondo fantastico dei nostri amici non ci sono tempi dì gara, le ditte che vincono sono tutte eccellenti, prive dì problemi, non ci sono prezzi che raddoppiano o acciaio che non si trova e nemmeno può capitare dì aver la fortuna di indovinare il vincitore dì gara che ti fa soffriggere a fuoco lento”.
“In quel mondo non ci sono prove di stabilità, consolidamenti, tempo dì attesa, campionamenti, malattie, quarantene, piogge, temporali. Nel mondo che ci raccontano, perfino le soluzioni ai problemi sarebbero facili, si toglie, si cambia, senza conflitti, senza avvocati, senza contenziosi, senza blocchi dì cantiere. Che bel mondo vero? Chiedono di valutarli in quel mondo, ma non esiste, non c’è. Certo, possiamo immaginarlo e prepararlo per il futuro (lontano) ma per ora c’è questo mondo, soprattutto ci sono queste regole e qui dentro siamo chiamati a scegliere a chi dare la priorità. A noi interessano i bambini, le famiglie, gli insegnanti, il personale ATA. Per tutte queste persone noi abbiamo dato i nostri 11 voti favorevoli, per chi hanno dato il loro voto contrario i nostri amici delle liste civiche, ci interessa il giusto”.