20, Aprile, 2024

Santa Barbara, altalena mangiata dai cani. Il sindaco: “Una brutta storia di degrado civile”

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I danni nel nuovo parco della frazione di Cavriglia inaugurato il primo maggio. Lo sfogo del sindaco Leonardo Degl’Innocenti o Sanni

"Una brutta storia di degrado civile", così il sindaco di Cavriglia Leonardo Degl'Innocenti o Sanni ha definito la vicenda accaduta nella nuova piazza di Santa Barbara, inaugurata lo scorso primo maggio. Un'altalena è stata distrutta, sembra, da un cane. Lo sfogo, provocatorio, del sindaco sulla pagina facebook del Comune ha lo scopo di sensibilizzare sul rispetto del bene comune.

"Santa Barbara, una piazza bellissima, che ha riqualificato un intero villaggio e rivitalizzato una forte comunità. Un luogo splendido, un emblema della bellezza che stiamo cercando con fatica, ma ottenendo risultati, di seminare su tutto il territorio comunale. Un notevole sacrificio per l'amministrazione che ha investito centinaia di migliaia di euro dei cittadini di Cavriglia, per realizzare un'opera pubblica che resterà nel tempo. Eppure c'è qualcosa di terribile che si annida e alberga nella nostra civiltà: il germe della diseducazione, del vandalismo, del degrado interiore. E a volte fa più rumore un ramo che cade di una foresta che cresce, ma in questo caso va denunciato a gran voce e condiviso il più possibile". 

"Come può un cittadino permettere al proprio cane di aggirarsi libero nei giardini e fargli mangiare in tutta libertà le nuove altalene sulle quali giocano i nostri bambini Oppure farlo defecare in giro a casaccio? Oppure ancora come può lasciare in giro i sacchetti di plastica che contengono le cacche dei propri cani?  Quale sarà il meccanismo che scatta nella sua testa? Quale esempio darà in casa ai propri figli? Il nostro territorio è enorme, è difficilissimo da gestire con i suoi spazi immensi ed i suoi equilibri, non riusciamo con tre-quattro vigili e il recente posizionamento di telecamere di videosorveglianza, a farlo monitorare tutto".

"La verità è che i primi a sorvegliare, a rispettare e ad amare i propri spazi pubblici, dovrebbero essere gli stessi cittadini. Abbiamo bisogno del vostro aiuto, del vostro amore per il nostro territorio, della vostra civiltà, della vostra educazione.  Perché tutto questo appartiene al futuro, quindi soprattutto ai nostri bambini, che giocano su quelle altalene nuove di pacca mangiate dai cani. Non abbiamo bisogno di sconforto né di degrado, ma soprattutto di bellezza interiore, quindi, di civiltà.  Il primo passo da fare per migliorare ciò che ci circonda è dentro di noi".

 

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