San Giovanni Valdarno ha vissuto cinque giorni intensi di festa, dall’11 al 15 settembre, con un’edizione 2025 del Perdono che ha superato le presenze dello scorso anno, trasformando il centro storico in un palcoscenico diffuso di cultura, spiritualità e intrattenimento.
Piazze e corso principale sono stati affollati da migliaia di visitatori provenienti non solo dalla vallata, ma da tutta la Toscana, in un clima di socialità e partecipazione che ha confermato il Perdono come uno degli appuntamenti più attesi e identitari della città.
A dare il via alla manifestazione è stato il suggestivo video mapping di Stefano Fake & The Fake Factory sulla facciata della Basilica di Santa Maria delle Grazie, accompagnato dalla spettacolare performance della compagnia Lux Arcana, tra danza aerea, giocoleria e fuoco. Un’apertura che ha subito fissato il tono dell’edizione: tradizione e innovazione capaci di sorprendere.
Un programma per tutti. Il ricco cartellone ha saputo parlare a pubblici diversi. I più piccoli si sono divertiti con magie, bolle di sapone e giochi, i ragazzi hanno preso d’assalto il luna park, mentre gli adolescenti hanno gremito piazza Masaccio per la novità di quest’anno: la serata “Wannabe 2000 – La festa in piazza”, organizzata da Strix Mulino Disco, che ha superato ogni aspettativa di successo.
Gli adulti hanno trovato nella musica un’offerta variegata: dal live travolgente di Baro Drom Orkestar e Martinicca Boison, che hanno resistito anche al maltempo, al concerto raffinato di Shel Shapiro Trio, fino alle esibizioni dei Ragazzi d’Arnolfo e al tradizionale Concerto del Perdono del Concerto Comunale, preludio al gran finale con i fuochi d’artificio della Pirotecnica Soldi.
Tradizioni, sapori e cultura. Grande partecipazione anche per il “Perdono dei sapori e dei saperi”, curato da Confesercenti, che ha animato corso Italia con degustazioni, mercati, laboratori e spettacoli itineranti. La Pro Loco ha invece rinnovato il tradizionale concorso per il Miglior vinsanto artigianale, giunto all’ottava edizione, che ha visto protagonisti i produttori locali.
Non sono mancate le proposte artistiche e culturali: dalla mostra “La Paresse. L’elogio della lentezza” di Erasmo Pucci, ospitata nella Pieve di San Giovanni Battista, a “Il Perdono. Offerta, Mistero, Vita” di Filippo Rossi, allestita a Casa Masaccio e al Museo della Basilica. Due percorsi espositivi di grande spessore che hanno arricchito il programma, insieme all’apertura straordinaria della mostra di presepi “Christmas Greetings” nella cappella dei Pellegrini.
Momenti di comunità. Immancabile la tradizionale Tombola del Perdono, resa speciale quest’anno dalla simpatia del macellaio-poeta Dario Cecchini, che ha intrattenuto la piazza durante l’estrazione dei numeri.
Un successo corale. Il bilancio dell’edizione 2025 parla chiaro: più presenze rispetto allo scorso anno e un coinvolgimento che ha confermato il Perdono come evento capace di valorizzare le eccellenze locali e di unire diverse generazioni. Merito anche della collaborazione tra le numerose realtà associative, culturali ed economiche del territorio, tra cui Pro Loco, Confesercenti, MUSE, i musei cittadini, Materiali Sonori, Strix Mulino Disco, Centro Commerciale Naturale, Associazione residenti in centro storico, Natale nel Mondo, Conferenza zonale dei sindaci del Valdarno Aretino e Unicoop Firenze. Cinque giorni che hanno riempito di vita il cuore del Valdarno, lasciando già l’attesa per l’edizione 2026.