02, Maggio, 2024

San Biagio: sul caso dei bomboloni interviene anche il Vescovo. Divergenze non appianate

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Sulle vicenda interviene anche la Diocesi. Grazie all’attività dei 25 volontari la Parrocchia ha potuto, negli ultimi trent’anni, risistemare la chiesa e creare tante iniziative. Ma la frattura sembra insanabile

Non sembra al momento vicina ad un lieto fine la vicenda dei bomboloni di San Biagio che quest'anno non stanno allietando il periodo del Carnevale a Figline. Per cercare di sciogliere i nodi della questione è intervenuto anche il Vescovo di Fiesole, Monsignor Mario Meini ma la soluzione non è arrivata.

Tutto sembra da ricondurre a una divergenza sulla gestione delle varie iniziative realizzate dai volontari nella Parrocchia di San Biagio. Si tratta dei bomboloni, ma anche di cene, pranzi e degli eventi a Torsoli. 

Dal 1985 sono 25 le persone che si impegnano, in maniera volontaria, nella realizzazione di iniziative i cui proventi, sinora cospicui, sono stati devoluti in favore della Parocchia di San Biagio, della sua chiesa e delle sue proprietà.

A quanto pare che da oltre un anno la gestione, economica e organizzativa, è passata ad una sola persona rispetto al passato in cui era affidata a un consiglio economico composto da più persone. Questo ha creato divergenze.

Qualche sera fa a San Biagio è arrivato il Vescovo di Fiesole per cercare di ricucire lo strappo. Ma non è stato possibile. La prossima riunione è prevista per venerdì prossimo. Intanto si perdono entrate che sarebbero utili alla Parrocchia e i cittadini si lamentano: i bomboloni di San Biagio, ottimi e saporiti, erano una tradizione e un valore aggiunto.

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