25, Aprile, 2024

Ricasoli nel cuore del mondo, inaugurato il Centro di Documentazione Ricerca e Memoria sulle Missioni di Pace

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Cerimonia solenne con le autorità civili e militari alle ex scuole di Ricasoli, trasformate in un Centro di documentazione che sarà luogo di studio e memoria di tutte le missioni umanitarie mondiali. Il taglio del nastro affidato a Gianfranco Paglia, medaglia d’oro al valor militare

Da oggi Ricasoli, piccola frazione del comune di Montevarchi, è un punto di riferimento di livello nazionale per la ricerca e la memoria sulle missioni di pace nel mondo. La cerimonia solenne di inaugurazione che si è tenuta questa mattina ha sancito l'apertura del Centro di Documentazione sulle Missioni umanitarie, un archivio storico preziosissimo per tramandare storia e valori che sono alla base delle missioni di pace nel mondo, in particolare alle giovani generazioni.
 

Una vocazione, per la frazione montevarchina, nata nel lontano 1962 con la realizzazione il monumento alla memoria dei tredici aviatori italiani trucidati a Kindu, in una missione Onu di pace, e ribadita nel 2007, quando, dopo l'incontro fra i familiari dei Caduti di Kindu e la Parrocchia di Santa Maria a Ricasoli, e con il supporto del Presidente provinciale dell’Istituto Nastro Azzurro, dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, del Presidente della Provincia di Arezzo e dell’allora Onorevole Rolando Nannicini (che nel 2010 trovò i finanziamenti alla Camera), il Consiglio comunale di Montevarchi, all'unanimità, decise di realizzare nell'edificio dell'ex scuola di Ricasoli il centro.

Cerimonia solenne, questa mattina, alla presenza delle massime autorità militari, delle associazioni dei combattenti, dei rappresentanti delle istituzioni locali, a partire dai comuni valdarnesi fino alla Provincia e alla Regione. Presenti anche alcuni studenti delle scuole di Montevarchi: perché è proprio ai giovani che è indirizzato in particolare questo centro, affinché la memoria delle Missioni di Pace e dei caduti durante queste missioni sia tramandata di generazione in generazione. 


 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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