25, Aprile, 2024

Regionali, Bertini (PD): “Con i fondi europei ripensare il sistema di supporto alle famiglie”

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Nota stampa della candidata al consiglio regionale della Toscana nel collegio di Arezzo

"Ho partecipato con grande interesse alla presentazione del progetto “A casa in buona compagnia” organizzato da Spi Cgil e Cgil Toscana e Arezzo a Bibbiena. L’obiettivo sperimentale, punta ad assistere gli anziani nella propria abitazione, quando possibile o, comunque, all’interno di autonome unità residenziali di cohousing, attraverso l’uso di strumenti e tecnologie che ne permettano il controllo e la cura da remoto, senza invadere la loro privacy".

"Stiamo attraversando un momento storico molto complesso. L’epidemia da COVID19 ancora è tutt’altro che finita. Abbiamo di fronte mesi di grandi incertezze sotto ogni punto di vista. In mezzo a queste grandi difficoltà per fortuna potremo contare sui fondi europei del Recovery Fund (10 miliardi per la Toscana) e spero anche sul MES (2 miliardi per la Toscana), soldi che dovranno aiutare il nostro paese e la nostra Regione a rialzarsi ed a riformarsi. Proprio per questo penso che con una parte di quei fondi dovremo ripensare gli aiuti alle famiglie che lavorano ed agli anziani. Tra gli obiettivi realizzabili con queste risorse sono fondamentali i servizi all’infanzia".

"La Regione in questi anni ha realizzato tanti asili nido, ora l’impegno della sinistra dovrà essere: Azzeramento o forti riduzioni delle rette per gli Asili nido; Migliore qualità delle liste di attesa e dell’offerta formativa. Le famiglie hanno necessità di aiuto per evitare anche difficoltà nel mondo del lavoro. Lo stesso principio vale per gli anziani soli e in difficoltà oppure per le famiglie che si rivolgono alle case di riposo per la cura dei propri nonni. È importante aiutare ad abbattere il più possibile le rette delle RSA e ripensare ad un nuovo
modello che tenga conto: dell’ampliamento dell’offerta dei Centri Diurni in termini quantitativi e qualitativi, aumentando le possibilità di esperienze e permettendo progetti realmente individualizzati e costruiti sui bisogni delle persone e non sulle possibilità dei servizi o delle amministrazioni locali". 

"Della Sperimentazione di piccoli nuclei RSA a modello Familiare per assicurare all’anziano un percorso di fine vita all’interno di un servizio che offra un ambiente e delle relazioni che mettano al centro la persona sempre nell’ottica di progetti individualizzati e personalizzati. Per modello RSA “Familiare” si intende una piccola struttura che possa accogliere un numero limitato di persone e che possa permettere quindi una corretta valutazione e accompagnamento nell’ultima fase della vita. Questi modelli sono vantaggiosi non solo per l’utente e la famiglia ma anche per il personale perché permette di ridurre drasticamente il rischio di burn out". 

"È un momento molto difficile e pieno di incognite, ma abbiamo necessità di programmazione specifica per gestire al meglio i fondi europei che arriveranno. Per questo il sostegno ai bambini ed agli anziani è una priorità assoluta che deve avere un’amministrazione regionale di centrosinistra".

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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