A fronte di 2.100 posti letto solo nel 2015 Cavriglia ha fatto registrare ben 116.000 presenze. La soddisfazione del sindaco che esprime la volontà di continuare sulla strada intrapresa per la promozione del territorio
2.100 posti letto e, solo nel 2015, ben 116.000 presenze. I lusinghieri risultati sul fronte del turismo sono stati registrati nel territorio di Cavriglia, ricco di bellezze paesaggistiche, storiche e culturali e di tanti agriturismi e strutture ricettive in genere. I dati scaturiti da uno studio di settore redatto dalla Regione Toscana sono stati presentati nel convegno tenutosi giorni fa a San Giovanni.
Dopo l'esaurimento delle cave di lignite nel 1994 le amministrazioni comunali di Cavriglia hanno cercato di trasformare un comune ex minerario in un territorio a forte vocazione turistico-ricettiva. Per farlo nel corso degli anni è stato investito moltissimo nell'accoglienza e nella promozione turistica, facendo leva sulle eccellenze artistiche, storiche, paesaggistiche ed enogastronomiche di Cavriglia.
Secondo i dati presentati Cavriglia è in testa in Valdarno per quanto riguarda il turismo. Nel 2015, a fronte di 2.100 posti letto, le varie strutture cavrigliesi avrebbero registrato ben 116.000 presenze. Un boom turistico frutto anche degli investimenti e dei progetti portati avanti dall'Amministrazione Comunale tra cui “Cavriglia for you”, presentato nel 2015 e nato per creare un’offerta di qualità adeguata, nei servizi, agli standard nazionali e internazionali e di promuovere, al contempo, il territorio e l’offerta turistica con metodi e strumenti adatti.
“Questa terra nel 1994 era senza dubbio la più dilaniata della Toscana. Dopo 150 anni di escavazioni minerarie – ha affermato il Sindaco Leonardo Degl'Innocenti o Sanni – un terzo del territorio comunale era stato devastato dalle macchine che estraevano lignite per la produzione di energia elettrica; solo ventidue anni fa era del tutto impensabile che Cavriglia potesse investire nel turismo. Invece una serie di attente politiche amministrative da una parte, abbinate a numerosi e coraggiosi interventi privati dall'altra, hanno permesso oggi al nostro territorio dopo vent'anni di essere il primo nella graduatoria in termini assoluti di presenze nel Valdarno Aretino. Ciò non significa che abbiamo raggiunto l'obiettivo di avere trasformato la vocazione della nostra terra da mineraria a turistica, ma che siamo sicuramente sulla giusta strada. Da parte nostra proseguiremo ad investire nel turismo e nella promozione del territorio perché siamo certi che questo sarà il futuro non solo di Cavriglia ma di tutto il Valdarno e la sinergia tra i comuni è senza dubbio una via da implementare in tal senso. Solo il gioco di squadra ci permetterà di portare tutto il Valdarno in una posizione di primo piano nell'ambito dell'offerta turistica nazionale ed internazionale. Noi ci crediamo ed i numeri lo dimostrano più delle parole”.