La mancanza di risposte da parte dell’Ufficio igiene pubblica della Asl ai tanti genitori in attesa di tamponi per i bambini posti in isolamento dopo i casi nelle scuole scatena la rabbia del sindaco di Montevarchi. “Indegno che la Asl non si sia attrezzata, non sappia gestire questa fase, mentre non ha ancora neanche risposto alla nostra offerta di effettuare tamponi rapidi”
Esplode la rabbia del sindaco di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini, nei confronti della Asl Toscana Sud Est per il modo in cui viene gestita questa delicata fase dell'epidemia da coronavirus. In particolare finisce nel mirino la questione delle classi in quarantena, con intere famiglie finite in un limbo di incertezza, come denunciato qualche giorno fa anche da Valdarnopost con la testimonianza di un genitore: mancano risposte da parte dell'ufficio preposto, e non ci sono quindi chiarezze sui tamponi, su quando e come devono essere effettuati.
"Il Direttore generale afferma che la Asl sta lavorando celermente con i tamponi: è una vergogna sentire queste parole. Ci sono famiglie – racconta Chiassai – che ogni giorno mi chiamano, a decine, perché sono a casa senza mai aver ricevuto una comunicazione ufficiale da parte della Asl, senza riuscire ad avere informazioni né riuscire ad avere i tamponi per i figli. Succede in tutto il Valdarno aretino, e queste famiglie sono completamente abbandonate. Chiamano i sindaci perché sono disperati. Una mamma mi ha chiamato stamani: ha il bambino a casa da 17 giorni, e non riesce ad ottenere risposte, non sa se può fare il tampone né se può rientrare a scuola".
"Le famiglie – continua Chiassai – sono disperate e i pediatri sono al collasso, hanno scritto ai sindaci per denunciare le condizioni in cui lavorano: è una situazione assurda. E la Asl dice che sta lavorando al meglio e ha la situazione sotto controllo? Io faccio presente che da mesi si sa che la pandemia sarebbe ripartita, ma la Asl non ha fatto niente per prepararsi, e la Regione non ha mosso nulla. E non sono stati ordinati nemmeno i tamponi rapidi? Avrebbero dovuto pensarci prima. Senza contare che sto ancora aspettando dalla Asl una risposta alla nostra offerta, come comune di Montevarchi, di mettere a disposizione i nostri tamponi rapidi. Non si sono degnati nemmeno di una risposta".