Dopo l’appello lanciato dal cittadino di Pestello, Lorenzo Grilli, il sindaco Chiassai Martini ha spiegato la posizione del Comune di Montevarchi per il caso rifiuti e tamponi
Arriva la risposta della prima cittadina di Montevarchi per la vicenda che ha interessato il cittadino di Pestello, Lorenzo Grilli: l'uomo si sarebbe ritrovato per otto giorni assieme alla nonna e alla madre senza la possibilità di uscire e di poter smaltire i rifiuti, al che ha deciso di lanciare un appello su un gruppo Facebook.
"Al signor Lorenzo Grilli, le ho risposto domenica – inizia Chiassai – quando mi ha segnalato della quarantena con la nonna e la madre anziane e che aveva problemi rispetto al ritiro dei rifiuti e rispetto al fatto che, giustamente, chiedeva dei tamponi per capire in che stato fossero lui, la mamma e la nonna. Mi sono attivata subito chiamando la Asl che mi ha spiegato che per i tamponi è una procedura tutta loro, il Comune purtroppo non ha strumenti in merito; deve essere il medico di base a valutare e prescrivere il tampone alla Asl per i propri assistiti. Ho avvisato il signor Grilli che si doveva attivare prima con il medico di base, così che gli facesse fare i tamponi, proprio perché il Comune non può avere decisioni in merito, se non invitare i medici ad effettuare i test."
"Per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti è una questione che la Regione e la Asl non avevano ancora definito – spiega Chiassai – o meglio, era stata definita dalla Regione il ritiro dei rifiuti nei casi Covid, ma non aveva ancora stabilito quale fosse la procedura per il ritiro dei domiciliati nei "no Covid". Solo recentemente la Regione Toscana ha mandato una lettera in cui incarica i volontari della protezione civile al ritiro dei rifiuti per i 'no Covid', tuttavia è una procedura non fattibile perché i volontari non hanno le protezioni per potersi tutelare, quindi la Regione deve trovare una soluzione; noi ci siamo attivati con le procedure di Regione Toscana soltanto ieri, quindi i rifiuti verranno ritirati oggi tramite dei nostri volontari in via eccezionale."
"Purtroppo c’è una totale disorganizzazione, il cittadino ha perfettamente ragione – conclude Chiassai – però in questo caso, il Comune dipende dalle volontà dell’Asl e della Regione e non ha strumenti per fare scelte individuali poiché tutte legate alla questione sanitaria nella quale il sindaco non può incidere in alcun modo."