Le critiche erano già state sollevate dai Cobas, a cui aveva risposto la Asl. Ora intervengono il sindacato degli infermieri Nursind, e il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Quartini
Non si fermano le critiche al progetto per introdurre l'automedica al Serristori di Figline, ma affidando la figura dell'autista soccorritore in gestione ad una associazione di volontariato sociale, in questo caso la Misericordia figlinese. A sollevare il caso erano stati i Cobas (qui le loro parole) ai quali aveva risposto l'Azienda sanitaria (in questa nota).
Ora arriva anche la posizione critica del Nursind, sindacato autonomo degli infermieri. “Al presidio ospedaliero Serristori di Figline è in corso l’ennesimo tentativo di appaltare un pezzo di sanità pubblica al privato: apprendiamo dai giornali, in assenza di qualunque comunicazione ufficiale, che l’Azienda sanitaria Toscana Centro avrebbe intenzione di affidare a un’associazione di volontariato la guida dell’automedica. Una decisione incoerente e non giustificata”.
“Siamo d’accordo sul fatto che dobbiamo arrivare a formare una figura di autista soccorritore – dichiara Giampaolo Giannoni, coordinatore regionale Nursind Toscana – e riconosciamo il valore dell’associazionismo. Ma ognuno ha le proprie competenze: non è ammissibile esternalizzare un servizio del genere in assenza di una delibera regionale o aziendale”. “Non si conoscono i contorni del progetto – aggiunge Salvatore Sequino, responsabile dell’area fiorentina del Nursind – né è chiaro se il mezzo dovrebbe appartenere all’Azienda sanitaria o all’associazione di riferimento. Non c’è nessun progetto ufficiale che parli di questa annunciata sperimentazione”.
“Come sindacato – continuano i referenti del Nursind – ribadiamo l’imprescindibilità che l’automedica sia guidata da personale pubblico. L’Azienda sanitaria Toscana Centro risponda sui numeri: a quanto ammonta la spesa per l’appalto del servizio? E perché non sono stati avvisati i sindacati come previsto dal normale iter procedurale? Resta da capire dove Azienda sanitaria e Regione Toscana abbiano intenzione di reperire i fondi per l’operazione, in favore dell’associazionismo, mentre proprio il 118 di Firenze-Prato, da cui dipende Figline, ha difficoltà nell’acquistare e riparare defibrillatori, aggiustare computer di bordo e più in linea generale far quadrare i conti”.
E sul merito del progetto è intervenuto anche il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Andrea Quartini, che chiede si faccia chiarezza sullo stop all’automedica al Serristori, presidio prima annunciato e poi improvvisamente bloccato. “Dopo anni di attesa l’emergenza territoriale 118 al Comune di Figline e Incisa, che doveva ricevere un’automedicaaziendale presso il Presidio ospedaliero Serristori a partire dal 1° febbraio 2019, improvvisamente viene bloccata. Tutto era pronto, come sostengono anche i delegati sindacali, ma qualcosa si è intromesso nella realizzazione del progetto".
"È un fatto inaccettabile, sul quale presenterò un’interrogazione in Regione", annuncia Quartini. "Come sostengono anche i Cobas Pubblico Impiego della Usl Toscana Centro, la gestione dell’automedica è stata assegnata alla Misericordia di Figline Valdarno, una esternalizzazione al privato sociale che sa tanto di beffa e che penalizza fortemente il sistema sanitario pubblico. È evidente che per favorire qualche Associazione privata si danneggia apertamente il servizio che viene messo a disposizione dal pubblico, un giochetto al quale siamo oramai abituati da tempo in Toscana. Noi del Movimento 5 Stelle non ci stiamo e chiederemo spiegazioni al duo Rossi/Saccardi".