06, Maggio, 2024

Primarie, chiuso il primo confronto a tre. Ritmi, proposte, atteggiamenti: sfida fra tre personalità diverse

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Il quadro programmatico è lo stesso per tutti, ma Ricci, Grasso e Rossi hanno proposto una diversa visione di città. Pragmatico il candidato socialista; concentrato sui risultati di questi cinque anni il sindaco uscente; proiettato sul dialogo e l’ascolto dei cittadini l’ex assessore

Tre diverse personalità, tre modi di immaginare i prossimi cinque anni di amministrazione di Montevarchi: il primo confronto fra i candidati alle primarie di centrosinistra termina così, portando alla luce le caratteristiche che contraddistinguono Paolo Ricci, Francesco Maria Grasso e Giovanni Rossi. Non c'è un vero vincitore, almeno per ora: ma tre sfidanti che si fanno avanti, ciascuno con la propria ricetta. 

Tempi e domande uguali per tutti e tre, qualcuna anche dal pubblico, un confronto che non si accende nei toni, salvo qualche punzecchiatura fra i candidati. Sul tavolo del confronto ci sono i temi generali che stanno alla base del progetto amministrativo: economia e lavoro, centro storico, sicurezza, gestione dei servizi, frazioni. E il ruolo di Montevarchi nel Valdarno. 

"La mia è una candidatura che è segno di discontinuità – esordisce Paolo Ricci perché dopo cinque anni siamo riusciti a riunire il centrosinistra. La sfida che ci aspetta è difficile, ma siamo pronti: ripartiamo dalle piccole ma concrete necessità della città e dei cittadini, stimoliamo la crescita facendo da catalizzatori di energie, occupiamoci della pulizia e del decoro del centro, ridiamo voce alle frazioni, sfruttiamo la cultura come volano economico". E ancora: "Montevarchi deve riconquistare un ruolo che ha perso: sia nelle assemblee in cui si giocano le partite dei servizi, come acqua e rifiuti; sia a livello di Valdarno. C'è stato un deficit di politica che va recuperato".  

Il sindaco uscente, Francesco Maria Grasso, si è concentrato sui risultati dei suoi cinque anni di amministrazione. "Abbiamo portato a casa risultati importanti, ma c'è ancora da fare: per questo servono altri cinque anni. Economia, lavoro, opere pubbliche sono i temi sui cui lavorare ancora. Ricordo che in cinque anni non abbiamo mai alzato le tariffe comunali, che abbiamo fornito alla centro un nuovo volto grazie ai lavori Piuss, che abbiamo sottoscritto convenzioni con gli altri comuni per associare servizi, che abbiamo creato una rete museale invidiabile. Tutti risultati concreti. Per quello che ancora manca, si deve operare con gradualità, in base alle risorse disponibili: si può fare meglio di quanto fatto finora, e sono pronto a farlo". 

Parla di un ritmo diverso, invece, Giovanni Rossi, che punta tutto su "cambiare il passo". "Questo è il momento di riaprire un dialogo, di ricreare un senso di comunità che si è perso. L'amministrazione deve tornare ad ascoltare le richieste dei cittadini: aprire un numero verde, attivare una sezione specifica del sito internet, e poi fornire risposte in tempi certi. Serve una politica di semplificazione, sburocratizzazione, velocizzazione. Il cittadino non può sentirsi lasciato a sé stesso, nei problemi di tutti i giorni, nel confronto con i gestori dei servizi, e così via. Occorre rendere nuova linfa al centro storico, puntare sulla bellezza capace di scacciare il degrado. Fornire spazi di aggregazione e promuovere la cultura della legalità, combattendo così quel senso di solitudine che è alla base dell'insicurezza". 
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati