29, Marzo, 2024

Premi di risultato, 14esima per tutti: firmato il contratto integrativo per la Valentino. Prada: numeri in crescita nel primo semestre 2022

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Sedici mesi dopo l’incendio dello stabilimento di Levane e tutti i problemi che ne sono derivati, finalmente una buona notizia per i 270 lavoratori del gruppo Valentino in Valdarno: è stato siglato l’accordo integrativo sindacale. Le organizzazioni dei sindacati Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, insieme alle segreterie territoriali e alle Rsu di “Valentino”, hanno sottoscritto ieri a Roma con i rappresentanti della società l’ipotesi di contratto integrativo aziendale. L’accordo riguarda anche 4 consociate, per un totale di 2.000 addetti che lavorano negli stabilimenti in diverse regioni italiane, compreso quindi anche quello di Levane, ed entrerà in vigore a gennaio 2023, dopo il voto dei lavoratori nelle assemblee.

Molto importanti le innovazioni sul fronte delle relazioni industriali: l’accordo prevede, tra l’altro, la possibilità, da parte della società, di accogliere richieste di part time anche oltre il limite fissato dal contratto nazionale. Il contratto dà il via, a partire da settembre, alla contrattazione di secondo livello riguardante tutti i siti per il riconoscimento del premio di risultato, prevede l’aumento della indennità week-end e la revisione del buono pasto, che viene portato a 7 euro per tutti i dipendenti, inclusi quelli in smart working, e porta a 60 euro l’indennità di trasferta per le sfilate di moda.

Inoltre, viene estesa la quattordicesima a tutti i dipendenti e viene ampliata, in alcuni casi, la possibilità di chiedere l’anticipo del Tfr. Sul fronte della previdenza complementare, viene aumentata dello 0,5% la quota da versare a carico della società, mentre innovazioni importanti si registrano anche su congedi, maternità, malattia, con un aumento delle ore annue rispetto a quelle previste dal contratto nazionale. Per il congedo parentale, al termine del periodo di maternità obbligatoria, è prevista una integrazione pari al 70% della normale retribuzione mensile per i primi trenta giorni di congedo, consentendo così il raggiungimento del 100% di copertura. Grandi passi in avanti anche su salute e sicurezza, sul contrasto alle molestie e alla violenza nei luoghi di lavoro, sulla formazione, sui livelli di inquadramento.

Soddisfatti i sindacati: “Abbiamo ottenuto risultati davvero significativi – dichiarano i rappresentanti nazionali di Filctem, Femca, Uiltec – frutto di relazioni industriali strutturate e proficue con la società. Risultati ancora più importanti se si considera che la moda è uno dei settori che ha pagato il prezzo più alto sia della pandemia che del conflitto in Ucraina, soprattutto nel segmento lusso. I contenuti del contratto rappresentano un modello per altre realtà nazionali, ci auguriamo davvero di poter replicare questo schema per tanti altri lavoratori del settore”, hanno concluso.

“La firma – sottolinea Gabriele Innocenti della Filctem Cgil Arezzo – rappresenta un importante risultato per lo sviluppo delle relazioni industriali dell’intero sistema Moda. Perché riconosce il principio per il quale in Valentino tutti i lavoratori, di qualsiasi stabilimento in Italia e di qualsiasi natura contrattuale, possano avere stessi diritti e stesse agevolazioni. Questo integrativo, con le sue acquisizioni è propedeutico per la sua estensione a tutto il settore della Moda, se si vuole rilanciare e consolidare il made in Italy nel mondo sarà necessario ripartire dai lavoratori”.

Sempre nel comparto della moda, intanto, con riferimento alle aziende che hanno radici stabili in Valdarno, si segnalano gli importanti risultati raggiunti dal gruppo Prada nel primo semestre del 2022. Il Consiglio di Amministrazione di Prada S.p.A. ha esaminato e approvato il Bilancio Consolidato relativo al primo semestre dell’anno, chiuso al 30 giugno 2022. Il Gruppo Prada ha registrato un ottimo primo semestre, con ricavi pari a €1,9 miliardi (+22% rispetto al primo semestre 2021); vendite retail pari a €1,7 miliardi (+ 26% rispetto al primo semestre 2021 e +38% rispetto al primo semestre 2019).

Patrizio Bertelli, Amministratore Delegato del Gruppo Prada, ha commentato: “Nei primi sei mesi del 2022, il Gruppo Prada è cresciuto sia in termini di ricavi, sia di margini, continuando a investire in creatività, know-how industriale e innovazione di prodotto, con una prospettiva di sviluppo di lungo periodo. La sostenibilità è al centro di tutte le nostre attività; vogliamo che le nostre scelte siano coerenti con la nostra identità e ci consentano di attrarre e ispirare i consumatori. Grazie alla nostra presenza globale e distribuzione geografica delle vendite, abbiamo più che compensato l’impatto derivante dai lockdown in Cina e dalle sanzioni alla Russia, dove il Gruppo continua a supportare il proprio personale nonostante la chiusura dei negozi. I risultati di luglio rimangono molto positivi, ma il panorama politico ed economico internazionale è decisamente incerto e ci induce a essere cauti. Tuttavia, continuiamo ad eseguire la nostra strategia con sicurezza, per sfruttare appieno il potenziale dei nostri marchi. Siamo fiduciosi di raggiungere gli obiettivi finanziari e operativi di medio termine che ci siamo prefissati”.

Infine, un’altra importante notizia per il Valdarno è arrivata ieri con l’inaugurazione da parte del gruppo Holding Industriale (HIND), attraverso la sua controllata dedicata al fashion, Holding Moda, un nuovo stabilimento di 3.500 metri quadrati a Montevarchi, che si unisce ai due già esistenti. La struttura ospita la nuova sede di Albachiara, con un reparto taglio e confezione dotato di macchinari all’avanguardia al servizio di tutte le aziende del Gruppo, e si affianca ai due edifici che ospitano Uno Maglia, il primo di 4.000 mq realizzato nel 2015 e il secondo di 5.000 mq, inaugurato a fine 2019.

“Questo investimento rappresenta un tassello importante nel progetto di sviluppo del polo di Holding Moda, sia in ottica di integrazione sinergica tra le diverse realtà del Gruppo sia in termini di dimensione e innovazione del progetto. I risultati ottenuti e le interessanti prospettive di crescita testimoniano la validità del nostro modello di business focalizzato su servizio al cliente, eccellenza produttiva, sostenibilità, formazione e innovazione tecnologica”, ha dichiarato Claudio Rovere, Presidente di Holding Industriale, che ha fondato nel 2011 a Torino.

Attualmente il polo di Montevarchi vanta un organico complessivo di 189 persone, che diventeranno oltre 200 nei prossimi 6 mesi.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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