A sollevare il caso il candidato consigliere regionale della Lega Nord, Costantino Ciari. Il manifesto affisso a Figline, dove la locale associazione Amici del Valdarno gestisce da tempo un Centro culturale islamico. Giulia Mugnai, però, precisa: “In base al regolamento urbanistico, nel centro storico non possono sorgere nuovi luoghi di culto”
Un manifesto che invita a effettuare donazioni per realizzare una moschea per la pratica del credo islamico in Valdarno. Affisso in alcune zone di Figline, annuncia la futura realizzazione di una moschea, luogo di culto musulmano. Sempre a Figline, tra l'altro, da tempo esiste un Centro culturale islamico, a cui fa riferimento l'Associazione Amici del Valdarno. Ma il sindaco Giulia Mugnai smentisce: " Nessun nuovo luogo di culto".
Ma quel manifesto ha suscitato le polemiche del candidato consigliere regionale della Lega Nord, Costantino Ciari. "A Figline, nel centro storico, sta per nascere la Moschea del Valdarno con il beneplacito ed il silenzio del Sindaco e della Giunta Pd. I cittadini della via sono preoccupati e preoccupati dovrebbero essere tutti i cittadini di Figline e di tutto il Valdarno".
"Noi della Lega Nord – conclude Ciari – siamo contro il sorgere di nuove Moschee poiché non sappiamo cosa viene predicato. Difendiamo la nostra cultura, il nostro territorio e le nostre tradizioni, anche a dispetto di quei sindaci che fanno orecchie da mercante alle proteste dei cittadini".
E sull'argomento interviene il sindaco di Figline e Incisa Valdarno, Giulia Mugnai:
“Come ho illustrato lunedì al Consiglio – ha precisato la sindaca Mugnai – il Comune non ha in corso nessuna procedura per la realizzazione di una moschea sul proprio territorio. Abbiamo comunque incontrato di recente i responsabili della comunità islamica, ribadendo il pieno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa come sancito dalla Costituzione. Ma li abbiamo anche informati che nel centro storico della nostra città, in base al regolamento urbanistico, non possono sorgere nuovi luoghi di culto”.
“Pertanto al candidato della Lega sarebbe bastato consultare il nostro regolamento – ha aggiunto la sindaca – invece di perdere tempo ad infarcire comunicati pieni di un odio e di un razzismo al quale la nostra comunità, che ha sempre dimostrato grande solidarietà e integrazione nei confronti di tutti, non è assolutamente abituata”.