Dal 15 al 20 dicembre le centraline Arpat presenti in Valdarno hanno registrato valori di polveri sottili con concentrazioni troppo alte: e le previsioni non fanno pensare ad un miglioramento. La sindaca di Figline e Incisa ha già firmato l’ordinanza
Sei giorni consecutivi con valori di polveri sottili sopra ai limiti consentiti per legge: è quanto ha rilevato negli ultimi sei giorni (fino al 20 dicembre) la centralina Arpat di Figline, come mostra la tabella estrapolata dal sito dell'Agenzia regionale per l'ambiente.
Sono valori simili, tra l'altro, a quelli registrati da un'altra centralina a cui fa riferimento Arpat, quella installata da Enel a San Giovanni. Qui gli sforamenti sono stati 5 negli ultimi sei giorni, e altri 4 si erano verificati a fine novembre, portando il totale a 9 in un solo mese. Le condizioni meteo non sono poi favorevoli: il persistere di freddo e nebbia, e la mancanza di piogge, sono infatti fattori che non facilitano il disperdersi di Pm10.
Per questo la sindaca di Figline e Incisa, Giulia Mugnai, ha già firmato l'ordinanza anti-smog prevista dal Piano di Azione Comunale per l'area del Valdarno in considerazione degli indici di rischio, e che rimarrà valida fino al 29 dicembre. Per ridurre la concentrazione di agenti inquinanti e di polveri sottili nell'aria (PM10), si introduce il divieto di accensioni di fuochi all'aperto e abbruciamenti di sfalci, potature e residui vegetali su tutto il territorio comunale al di sotto della quota di 300 metri; l'obbligo di spegnere i motori dei veicoli in sosta prolungata, in particolare per veicoli commerciali e per gli autobus; il divieto di utilizzare biomassa (legna) in caminetti aperti, nel caso in cui siano presenti sistemi alternativi di riscaldamento domestico. Si invitano, inoltre, i cittadini a prediligere spostamenti a piedi (se possibile e sempre nel rispetto delle prescrizioni anticovid19) rispetto all'utilizzo di mezzi privati per brevi percorrenze.