19, Aprile, 2024

Percepivano reddito di cittadinanza ed esenzioni sanitarie in maniera illecita: 9 denunce

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Controlli e provvedimenti della guardia di finanza della compagnia di San Giovanni

La guardia di finanza della compagnia di San Giovanni ha individuato e denunciato 9 persone che percepivano irregolarmente reddito di cittadinanza ed esenzioni di ticket sanitari.

7 sono state le persone scoperte ad ottenere il reddito di cittadinanza senza averne diritto. Le fiamme gialle sangiovannesi, in sinergia con l’INPS, hanno interrotto l’ulteriore erogazione. 38.000 euro i contributi già ottenuti dall’anno scorso, 28.000 quelli che stavano per essere di nuovo concessi. Tutti sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria aretina per aver indicato dati falsi nelle attestazioni in DSU e per non aver provveduto alle comunicazioni di variazione del reddito o del patrimonio oppure di inizio di un’attività lavorativa. Nei casi scoperti di tratta di "fittizie attestazioni di contratti di locazione già scaduti da anni, di importanti vincite di scommesse su piattaforme virtuali non dichiarate (oltre la soglia di 6.000 euro prevista), di eredità non censite".

Due sono, invece, le persone denunciate per indebite prestazioni ricevute dal servizio sanitario nazionale: avevano irregolarmente attestato stati di bisogno non veritieri o patologie non corrispondenti alla propria situazione sanitaria.

In un caso, i finanzieri valdarnesi si sono trovati di fronte ad una persona che "aveva omesso di certificare gli oltre 80.000 euro dichiarati, per beneficiare – gratuitamente – di prestazioni dalle strutture ospedaliere toscane; mentre, in un altro caso, l’irregolarità è stata perpetrata da un privato che ha attestato fittiziamente il proprio stato di disoccupazione, pur avendo avviato un’attività d’impresa". Le somme dovute, calcolate in 5.000 euro, sono già state recuperate.

"L’attività svolta dalla guardia di finanza si inquadra tra le attività di polizia economicofinanziaria svolte dal Corpo, a contrasto degli indebiti accessi a prestazioni assistenziali, che generano iniquità, minano la coesione sociale e danneggiano i cittadini onesti e tutti coloro che hanno concretamente bisogno di assistenza".

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