Primarie aperte, molto probabilmente in concomitanza con le primarie nazionali del 30 aprile o il fine settimana successivo: questa la decisione presa ieri sera dal Partito Democratico per scegliere il candidato sindaco dopo lo strappo con Lorenzini. E il segretario metropolitano Incatasciato chiede a Lorenzini un confronto: “Così favoriamo solo le destre”.
Il candidato sarà scelto con primarie aperte anche alle altre forze. Questa la decisione del Partito Democratico dopo la rottura con Daniele Lorenzini, attuale sindaco di Rignano che era stato scelto per il secondo mandato, prima che il caso Consip e le tensioni interne al partito rimettessero tutto in discussione.
Negli ultimi giorni ha girato con insistenza, confermata anche dai vertici del Partito, la voce della candidatura di Maremmi, ex sindaco negli anni '70, esponente politico vicino a Tiziano Renzi ma con un passato nel Pci e poi Ds. Ma adesso il Partito annuncia con una nota che il candidato sarà scelto tramite primarie con un percorso lampo, molto probabilmente in concomitanza con le primarie nazionali del 30 aprile, oppure il fine settimana successivo. Del resto i tempi sono strettissimi,con la data delle amministrative che si avvicina sempre di più.
“Finora non è stato possibile trovare una soluzione per un candidato che rappresentasse solo il Pd – afferma in una nota il segretario metropolitano, Fabio Incatasciato –allora è giusto confrontarsi con tutti. A partire da Daniele Lorenzini, che ha annunciato di avere un suo raggruppamento, ma rivolgendosi a tutti i soggetti politici che si riconoscono nel centro sinistra. Il PD candiderà un proprio rappresentante perché sia poi, se vince, il futuro Sindaco, ma vogliamo aprire un confronto, con le primarie, affinché tutti si misurino. Non è vero che la comunità del partito democratico di Rignano è chiusa, anzi tutt’altro”.
“Le divisioni di questi giorni rischiano di creare una frammentazione che fa bene solo alla destra. Con i candidati già in campo, con quello che sceglierà il PD, e con quelli eventuali di altre forze politiche torniamo al nostro strumento fondamentale, le primarie, per scrivere un’altra pagina di democrazia a Rignano. Noi– conclude il segretario –abbiamo responsabilità, non vogliamo rotture e lacerazioni, per scongiurarle usiamo lo strumento più democratico che ci sia, proprio le primarie, con cui a decidere chi deve rappresentare un programma e dei valori sono i cittadini“. Una presa di posizione ribadita anche da Antonio Ermini, del Pd di Rignano.
Data e regolamento verranno decise nei prossimi giorni: “Il popolo del PD e il centrosinistra – conclude la nota – vogliono unità e ritengono grave e inaccettabile qualsiasi atto che vada nel senso della lacerazione e della divisione. In questo senso il Pd di Rignano sente sulle proprie spalle la necessità di corrispondere fino in fondo a questa aspettativa e a questa volontà dei cittadini che si riconoscono nei nostri valori”.
In teoria quindi porte aperte anche all'attuale sindaco. Ma la scelta di Lorenzini di correre con una propia lista civica ormai sembra essere definitiva.