19, Maggio, 2024

Pala del Botticelli, parte la raccolta firme. “Che torni dove è stata per oltre trecento anni. Siamo pronti ad accoglierla”

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Luca Canonici, Direttore del Museo di Arte Sacra di Montevarchi, porta avanti una battaglia che punta a riavere indietro l’Incoronazione della Vergine, pala trafugata da Montevarchi nell’800. Una battaglia iniziata alcuni anni prima che la vicenda del cosiddetto ‘Botticelli nascosto’ finisse nelle cronache nazionali. “Chiediamo l’aiuto dei cittadini, e non ci arrendiamo”

Per riportare a casa il Botticelli trafugato a Montevarchi ora parte anche una raccolta firme. Una petizione che, da giovedì, sarà possibile firmare direttamente al mercato cittadino, ma anche negli esercizi commerciali che decideranno di aderire a questa iniziativa. La richiesta? Che l'Incoronazione della Vergine, grande pala eseguita nel tardo '400 (o forse inizio '500) da Botticelli per Montevarchi, torni nella sua 'casa'. 

A promuovere questa nuova iniziativa è Luca Canonici, che in qualità di Direttore del Museo di Arte Sacra ha dato avvio al percorso già da alcuni anni, già da prima che scoppiasse il caso del Botticelli 'nascosto'. "A ricostruire l'intera storia della tela è stato il professor Del Vita – ricorda Canonici – che ha dimostrato con una ricca documentazione come fosse stato eseguito per Montevarchi e qui fosse rimasto dalla sua esecuzione, e fino ai sequestri napoleonici di inizio '800. Più di trecento anni, visto che la sua datazione si attesta fra la fine del 1400 e l'inizio del 1500".

Intorno al 2007 Canonici si occupò della sorte che aveva fatto quella Pala, in occasione di una pubblicazione dedicata alle opere quattrocentesche. "Da allora, ho cercato in ogni modo di portare alla luce questa contraddizione: il fatto che un'opera realizzata per Montevarchi, trafugata e mai restituita, fosse rimasta per tutti questi anni in un fondo inaccessibile resta per me incomprensibile".

Ora che la questione è venuta alla luce in maniera evidente, quella Pala è stata sistemata in una delle sale espositive di Villa La Quiete a Firenze. Ma la battaglia di Montevarchi non si ferma: "Firenze ha un immmenso patrimonio artistico, non ha certamente bisogno di un Botticelli in più: che, tra l'altro, in mezzo a quel patrimonio rischia di non avere l'importanza che invece merita. Ecco, Montevarchi può offrire questo, se potesse riavere indietro un'opera che, in fondo, appartiene storicamente a questo territorio". 

Una destinazione, Canonici l'avrebbe già in mente. "Il Museo di Arte Sacra si sposterà presto nei nuovi locali in Sant'Andrea a Cennano. In qualche modo si chiuderebbe il cerchio: la Pala potrebbe tornare dove era stata conservata fino all'800. Una collocazione naturale, in qualche modo. Per questo ritengo sia giusto andare avanti con questa battaglia, e chiedo l'aiuto di tutti i cittadini che vorranno supportarla firmando la petizione". 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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