23, Aprile, 2024

Ospedali “amici delle donne”: riconoscimento nazionale e due bollini rosa per la Gruccia

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Tre bollini rosa per i San Donato di Arezzo, uno per l’ospedale di Bibbiena. La cerimonia di premiazione si è svolta a Roma, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. A ritirare i premi Massimo Gialli direttore del presidio

Ospedali “amici delle donne”: riconoscimenti nazionali alla Gruccia, al San Donato e all'ospedale di Bibbiena “per la loro offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili, con particolare attenzione alle esigenze delle donne”. Ritirati in Palazzo Chigi dal direttore dei presidi Massimo Gialli.

L'ospedale della Gruccia ha ricevuto due bollini rosa, tre il San Donato di Arezzo, uno il presidio di BIbbiena. L’istruttoria è stata curata dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda), da sempre impegnata sul fronte della promozione della medicina di genere, che dal 2007 attribuisce specifici “voti” alle strutture ospedaliere attente alla salute femminile. La cerimonia di premiazione si è svolta a Roma, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Tre i criteri di valutazione con cui sono stati giudicati gli ospedali candidati: "la presenza, all’interno delle aree specialistiche di maggior rilievo clinico ed epidemiologico, di servizi rivolti alla popolazione femminile, appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici, a garanzia di un approccio alla patologia in relazione alle esigenze della donna e offerta di prestazioni aggiuntive legate all’accoglienza in ospedale e alla presa in carico della paziente, come la telemedicina, la mediazione culturale e il servizio di assistenza sociale.

Nella nuova edizione del bando biennale è stata introdotta una sezione dedicata alla prevenzione oncologica, mentre nell’ambito della ginecologia e ostetricia è stato inserito un focus sui temi dell’interruzione volontaria di gravidanza, della contraccezione e delle malattie sessualmente trasmissibili. Infine, per quanto concerne la neurologia, sono state aggiunte domande sui servizi dedicati alla malattia di Parkinson e all’ictus, in quanto patologie che necessitano di percorsi diagnostico-terapeutici e di follow-up altamente specializzati.

“Sono fermamente convinta che tutelare la salute femminile – ha dichiarato il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin – significa tutelare la salute di un’intera famiglia, di tutta la collettività. Le donne svolgono un ruolo strategico per l’adozione di stili di vita corretti e salutari nonché per la prevenzione, cura e riabilitazione delle patologie che possono colpire l’ambito familiare. La promozione della salute delle donne rappresenta perciò un obiettivo strategico ed è misura della qualità, dell’efficacia ed equità del nostro sistema sanitario. Purtroppo le donne non trovano sempre una risposta, all’interno del Servizio Sanitario Nazionale, alle loro specifiche esigenze a causa di modelli organizzativi che spesso hanno ancora poca attenzione alle esigenze di genere e questa è sicuramente una ‘lacuna’ che va colmata. In questo contesto, l’iniziativa dell’Osservatorio nazionale sulla salute della donna, che attribuisce come riconoscimento i ‘Bollini Rosa’ a quelle strutture del Servizio Sanitario Nazionale in possesso dei requisiti che privilegiano la prospettiva di genere all’interno dell’erogazione delle cure come fattore strategico di qualità e che si distinguono per il miglioramento dell’assistenza e delle cure e per la ricerca, rappresenta un prezioso valore aggiunto”.

 

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