24, Dicembre, 2024

Opificio tecnologico, stipendi non regolari: dipendenti in sciopero

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I dipendenti, la Rsu dell’Opificio Teconologico di Terranuova, e i sindacati di Fiom Cgil e Fim Cisl hanno proclamato il terzo sciopero in un mese, questa volta di un’ora: i motivi sono da ricercare nel ritardo da parte dell’azienda nel pagamento degli stipendi. I 35 lavoratori hanno riscosso il 60% di luglio ed hanno la promessa, non la certezza, che la quota restante arriverà ad ottobre. Insieme ad un acconto non meglio definito di agosto. Nessuna notizia sul mese di settembre.

“Il comunicato dell’azienda datato 15 settembre non dà garanzie sul corrispondere il totale delle spettanze ancora da percepire dai lavoratori né tempistiche certe. Si parla infatti di procedere al saldo della mensilità di luglio e di erogare un anticipo per agosto entro, forse, il mese di ottobre. Tutto questo fa aumentare la nostra preoccupazione per ciò che riguarda il mese corrente e quelli a venire, in quanto non vorremo che diventasse la prassi causando così forti disagi alle maestranze”.

“Le difficoltà – afferma Gianni Rialti, Fiom Cgil – sono legate a cali di volumi di lavoro e ridimensione del portafogli clienti. Rimane una grossa incertezza: a seguito del non pagamento degli stipendi abbiamo chiesto un incontro ma ad oggi non siamo stati convocati”.

Fiom, Fim e Rsu hanno chiesto un incontro celere con la proprietà ma non sono stati ancora convocati. “Siamo fortemente preoccupati dall’attuale situazione e, al tempo stesso, come più volte ribadito, rimaniamo a disposizione per affrontare le varie criticità del caso e per individuare possibili soluzioni con l’obiettivo di tutelare e mantenere la piena occupazione e la necessaria produzione”.

Gianni Turrini, Fim Cisl: “Non riusciamo a capire qual’è il futuro di questa azienda. Più che del presente, infatti, siamo preoccupati del futuro. Questa azienda dovrebbe lavorare a pieno e invece lavora a singhiozzo e questo crea molte difficoltà. Manca un piano industriale credibile”.

Davanti ai cancelli dell’Opificio Tecnologico, insieme a dipendenti e sindacati, anche il sindaco di Terranuova Sergio Chienni. “Un’impresa può vivere anche momenti di difficioltà ma un conto è viverli e affrontarli insieme nella dovuta chiarezza un altro è tenere questo tipo di comportamento. Penso sia opportuno aprire un tavolo in Regione affinchè l’incontro con l’azienda avvenga e si possano avere risposte in merito a ciò che sta accadendo e a quelle che sono le strategie future”.

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