19, Aprile, 2024

Oltre 300.000 tra uova e avannotti di trota e gamberi di fiume nell’impianto ittiogenico di Tosi

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Ripopoleranno i corsi d’acqua del territorio. L’impianto ittiogenico della Provincia di Firenze a Tosi, nel comune di Reggello, gestito dalla Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subaquee, è una realtà poco nota ma che ripopola le acque fiorentine di trote e di gamberi di fiume

Oltre 300mila uova e avannotti di trota e gamberi di fiume nell’impianto ittiogenico della Provincia di Firenze a Tosi che ripopoleranno i corsi d’acqua di tutto il territorio provinciale. Daranno vita a tutti e i 750 km di corsi d’acqua del territorio fiorentino.

L’impianto ittiogenico della Provincia di Firenze a Tosi, nel comune di Reggello, gestito dalla Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subaquee ripopola le acque fiorentine di trote e di gamberi di fiume crescendole ed allevandole ai piedi della Riserva Naturale di Vallombrosa, unica struttura a gestione pubblica della provincia di Firenze ed una delle poche nel panorama nazionale.

“Un impianto che è un piccolo gioiello che la Provincia gestisce da tempo – sottolinea l'assessore all'ambiente della Provincia di Firenze Renzo Crescioli – Grazie al centro di Tosi ormai non mandiamo più trote 'adulte' nei torrenti, che avrebbero solamente una funzione ludica, ma riusciamo a ripopolare realmente con novellame piccolo, così che si ricrei un sistema naturale per i nostri corsi d’acqua. Queste operazioni però richiedono un impegno costante  una continuità negli anni, date le scarsità d’acqua verificatesi negli ultimi anni".

L’attività dell’impianto ittiogenico di Tosi si svolge durante tutto l’arco dell’anno.

"Nel periodo invernale avviene l’incubazione delle uova, che si schiudono nell’arco di circa 50 giorni. Dopo inizia il periodo di crescita per rendere le trote ed i gamberi di fiume pronti all’immissione nei corsi d’acqua. Il trasporto e la copertura di tutti i torrenti e fiumi del territorio fiorentino avviene in stretta collaborazione con i pescatori ed i volontari che curano la dislocazione in vari punti, per garantire un’omogeneità di diffusione".

Un progetto di ripopolamento e immissione con criteri scientifici che parte da quasi 300.000 tra uova fecondate ed avannotti di trota autoctona dell’Appennino e gambero di fiume prodotti a Tosi. Un numero che tra il 2013 e 2014 è cresciuto fino a 600mila, grazie alla stagione invernale particolarmente piovosa e mite.

Nei prossimi anni il parco riproduttori dell’impianto ittico di Tosi sarà costituito esclusivamente da appartenenti al ceppo di trota fario autoctona attualmente in accrescimento, per rendere di nuovo selvatica questo tipo di fauna ittica.

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