Una profumeria chiude, un altro negozio di abbigliamento pronto a traslocare nei prossimi mesi. Prosegue la desertificazione del centro storico figlinese, è questa la denuncia dei commercianti e di Lorenzo Pampaloni, rappresentante valdarnese di Confesercenti. Giulia Mugnai annuncia interventi sulla sua pagina facebook.
Altri negozi chiudono bottega. Confesercenti e i commercianti del centro storico lanciano un nuovo grido d'allarme, mentre il sindaco Giulia Mugnai promette interventi.
In questi giorni ha chiuso una profumeria, ed anche un negozio di abbigliamento del centro storico nei prossimi mesi lascerà piazza Marsilio Ficino per trasferirsi in un grande magazzino di abbigliamento che aprirà a Lagaccioni. E’ il quadro che viene fatto da Lorenzo Pampaloni, responsabile valdarnese di Confesercenti.
Prima di lui, un commerciante, Stefano Uvaccini, aveva lanciato un appello su facebook, nel gruppo “Sei figlinese se…”: “Bel centro, che fine si farà? Mercatini della disperazione il sabato, con rispetto ai bancaroli. Giulia Mugnai dove sei?”. Il sindaco ha pensato bene di rispondere all’appello presentandosi direttamente nel suo negozio.
“Mi ha chiesto di intervenire sul centro storico e sono passata da lui – rende noto Mugnai, sempre su facebook – È vero, i negozi chiudono e le nostre piazze si possono migliorare. Bisogna essere sinceri… la bacchetta magica non ce l'ha nessuno, ma qualche idea noi ce l'abbiamo: agevolazioni per ri-affittare fondi sfitti, arredi, nuovo mercato, viabilità, eventi. Presto metteremo tutto nero su bianco. Nel frattempo continuerò a venire a trovarvi in negozio, per raccogliere i vostri umori e magari anche qualche proposta”.
Molto negativo il parere di Confesercenti: “Purtroppo da decenni le varie amministrazioni figlinesi non hanno fatto nulla per il centro storico ed il risultato è sotto gli occhi di tutti: altre attività chiudono o si trasferiscono senza che sia trovata una soluzione – spiega il responsabile del Valdarno Fiorentino, Lorenzo Pampaloni – Abbiamo chiesto più volte la riapertura al traffico della piazza perché la pedonalizzazione è un lusso che Figline non può più permettersi: basta passare la mattina in centro per accorgersi che le poche persone presenti sono i pensionati e gli extracomunitari. In questo quadro desolante c’è anche da sottolineare una proloco praticamente inesistente”.
Si allarga la zona industriale e commerciale – con l’apertura, sembra a primavera, del centro commerciale Bianchi – mentre prosegue la desertificazione del centro storico, a quanto riferisce Pampaloni: “Ma anche noi commercianti dobbiamo fare mea culpa perché i negozi non sono stati rinnovati. Purtroppo ci vogliono investimenti e soldi che al momento non ci sono”.