23, Dicembre, 2024

No alla piscina, si alla valorizzazione del Parco di piazza Dalla Chiesa: nasce un Comitato

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Nasce a Figline, su iniziativa di un gruppo di cittadini, il Comitato per la difesa e la valorizzazione del Parco urbano di piazza Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa: lo scopo principale è quello di opporsi al progetto per la realizzazione della nuova piscina comunale coperta che l’Amministrazione comunale ha proposto tra le opere finanziabili con i fondi europei del PNRR. La piscina occuperebbe una importante porzione del parco. I cittadini, in maniera particolare quelli residenti nell’area, non ci stanno.

“Il parco urbano è  un bene pubblico di straordinario valore e bellezza – afferma l’avvocato  Cristina  Farri, presidente  del comitato – È  nato più  di trenta anni fa ed oggi rappresenta  un’ oasi ambientale di gran pregio,  con decine di alberi decennali,  frequentata e apprezzata dall’ intera cittadinanza.  L’idea di comprometterne l’ unità e di occupare una bella fetta del  parco per realizzare un capannone che dovrebbe ospitare una piscina coperta e oltre ad opere esterne accessorie ci sembra assolutamente  sbagliata e chiediamo alle istituzioni interessate di riconsiderarla”.

“Lo statuto del comitato prevede  perciò di fare opposizione,  prima di tutto sul piano giuridico, alla realizzazione dell’opera. Ciò significa impugnare formalmente,  dinanzi a tutti gli organi giudiziari competenti ed in tutti i gradi di giudizio, gli atti amministrativi relativi alla realizzazione della piscina, con contenziosi lunghi e dagli esiti incerti. Intendiamo adottare tutte le iniziative  necessarie per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica e tutti gli enti e le associazioni interessate, (a cominciare da quelle ambientali) sul piano locale, regionale e nazionale,  al fine di evitare un vero e proprio scempio. Nessuno mette in discussione l’ utilità  della piscina – continua l’ avvocato  Farri – ma non al costo  di compromettere un altro bene pubblico di straordinario  valore.  Senza dire che l’area interessata è  priva di una adeguato numero di parcheggi e presenta una viabilità pressoché inesistente (non vi sono strade) a meno di non eliminare parte del parco ed anche l’area adibita a sgambamento dei cani”. “

Sulla base delle regole del PNRR, sembra che se uno dei progetti viene impugnato si possa determinare  un vero e proprio effetto domino che rischia di travolgere  tutti gli altri facenti parte del pacchetto.

“Per questo chiediamo una serena valutazione della situazione – conclude l’ avvocato Farri- e una collaborazione da parte delle istituzioni interessate.  Collaborazione che ad oggi è stata negata dal Comune di Figline e Incisa e dalla Città Metropolitana, che non hanno ad oggi evaso la richiesta  di accesso agli atti formulata nei loro confronti”.

 

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